mercoledì 26 febbraio 2020

La Prosivendola - Daniel Pennac

"La vita non è un romanzo,
lo so...lo so.
Ma solo lo spirito del romanzo può renderla vivibile."


È stato il mio primo Pennac.
Me ne sono innamorata follemente. E da quel giorno Pennac è entrato nella mia libreria. Si alterna periodicamente ad altri autori. Come un buon amico che si incontra di tanto in tanto, per prendere fiato, per ricaricarsi dalla vita di tutti i giorni.
Avvincente, travolgente. Con colpi di scena.
Un libro che in parte parla di libri. Di intrecci editoriali. Di storie vere.
Un libro che parla d'amore.
Un amore al quale mi ero appassionata.
Ad un certo punto non riuscivo ad andare avanti. C'è un momento del racconto che mi ha bloccato. Non potevo crederci. Ma come era successo?
L'autore era impazzito? Avevano sbagliato a stampare il mio volume? Come in "Se una notte d'inverno un viaggiatore"?

Due giorni di buio. Due giorni a fissare una copertina e non avere il coraggio di continuare la lettura.
Ma poi ho voluto credere nel miracolo, nella bellezza, nel racconto e...
sono arrivata al finale di un libro che ho semplicemente amato, dalla prima all'ultima parola.

"La famiglia? La famiglia Malaussène? Meglio non parlarne, della famiglia! Una tribù di rompicoglioni mezzi arabi, sempre tra i piedi dal mattino alla sera, simpatica la famiglia Malaussène!"

Una volta che entri in questa famiglia non ne esci più. Ti circolano nel sangue come globuli rossi, ti senti appartenere ad un disegno invisibile che collega il lettore al mondo dei libri.
Ed è un posto che permea la nostra vita anche quando pensi che sia finita perché hai riposto il libro nella tua libreria.

"Lo sai che finirai per farmi ingelosire? 
-Te, io ti amerò fino alla fine dei miei giorni. 
-Accontentati di amarmi ogni giorno.“

A questo punto mi viene da dire:
Se qualcuno riesce a immaginare questi sentimenti, vuol dire che esistono. 
Perché si sa "la verità supera la fantasia". Ma allora perché a me non capitano mai?

"Quando la vita è appesa ad un filo, è incredibile il prezzo del filo!“


Cercherò di migliorare la mia vita.
Ma non ti nascondo la difficoltà di arrivare alla fine della giornata con tutte le noie da sopportare.
Sono stanca di amare chi non mi ama.
Di combattere per un lavoro che lascia solo amarezza.
Ma non mi arrendo. 

Buonanotte Lector.
Il lieto fine esiste, io ci credo. Tu?

p.s. Scrivo spesso che i libri sono miei amici. Che li amo.
Forse è l'unico amore che il Destino abbia in serbo per me. 

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