venerdì 14 febbraio 2020

San Valentino

Ti ho fatto male anima mia,
ho straziato la tua anima.

Intendimi.
Tutti sanno chi sono,
ma quel Sono
è anche un uomo 
per te.

In te vacillo, cado
e m'alzo ardendo.
Tu tra tutti gli esseri
hai il diritto
di vedermi debole.
E la tua piccola mano
di pane e di chitarra
deve toccare il mio petto
quando esce a combattere.

Per questo cerco in te la ferma pietra.
Aspre mani affondo nel tuo sangue
cercando la tua fermezza
e la profondità di cui ho bisogno,
e se altro non trovo
che il tuo riso di metallo, se non trovo
nulla che sostenga i miei duri passi,
adorata, ricevi
la mia tristezza e la mia collera,
le mani nemiche
che ti distruggono un poco
perché ti sollevi dall'argilla,
nuovamente creata per i miei combattimenti.

Dell'amore hanno scritto tutti. Perfino io ho scritto tanto, troppo. Oggi avrei dovuto riprendere il viaggio tra i libri, ma è San Valentino, è una giornata particolare, non potevo far finta di niente. Ho scelto Neruda perché è uno di quei poeti che si legge stando scalzi, e con l'anima spoglia.
Forse non dovrei parlare dell'amore, non ne sono degna.
Non lo capisco, lo evito; vorrei liberarmene e invece continua a permeare ogni singolo momento della mia vita.
Ne è protagonista e non riesco a liberarmene.
Oggi mi sono buttata in una cosa stupida. Non sono rimasta a guardare. Non ho lasciato scorrere la mia giornata in balia dei "se". Ho agito. E ho avuto una reazione. Non è una reazione nuova. Non mi ha stravolto l'esistenza. Ma nella quiete della sera mi ha soltanto confermato ciò che provo: sono innamorata. Sono ubriaca di quella sensazione che ti fa tremare le gambe, ti porta in alto e poi sottoterra, tutto in un secondo. Che ti fa dire: "Lui è stupendo!". Ma dopo un minuto: "Se lo avessi a tiro lo prenderei a schiaffi!".

A sera, tornata a casa, ho trovato questo bigliettino.
L'autore è il mio PiccoloPrincipe.
Ho pianto come un'idiota.
Io una cosa così bella non l'ho mai ricevuta in tutta la mia vita.
Lo so che non sono un tipo facile. Con tutti i miei problemi e i miei complessi non è proprio possibile starmi vicino. Ma la dolcezza di un bambino è veramente disarmante. Non mi abituerò mai a questo.
Il contenuto è una poesia in inglese. Che a differenza mia, il bimbo parla e scrive correttamente. La poesia l'ha inventata lui stesso.
Dice, tra le altre cose:

"Se ti innamori è perché hai avuto la chiamata di Cupido e il giorno di San Valentino non è stupido!".

Un bambino mi ha dato la definizione più realistica possibile dell'Amore.

Non è stupido amare o festeggiare l'amore. Forse è stupido credersi superiori o indenni.

Omnia vincit Amor, 
è diventato il mio inno alla vita. E allora: auguri a tutti gli innamorati.
A tutti coloro che colorano la propria esistenza donandosi senza paura, ma con coraggio e fiducia, agli altri.
All'amicizia, alla famiglia, alla musica, ad una persona in particolare, ad un animale, al prossimo, all'arte, all'ambiente, alla scienza, alla vita.

Ama e poi fai quello che vuoi
lo diceva Sant'Agostino. Ed è una frase bellissima, che racchiude il senso più profondo dell'esistenza.
Un giorno senza Amore non vale la pena nemmeno di essere vissuto.

Buon San Valentino caro Lector.


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