giovedì 25 febbraio 2021

Acquisti

Conosco dell'amore solo i lati peggiori: il distacco da un incontro mai stato.
(Aldo Busi)


E con questo sono tre mesi di silenzio.
Cancellata, polverizzata, dimenticata.
Non sono stata proprio niente, solo una dei tanti del ciberspazio.
Una lacrima nella pioggia.
Così mi sciolgo, così vengo spazzata via.
La vita reclama il suo spazio, i suoi bisogni.
Sorridi e vai avanti.
Non c'è tempo da perdere: passare dalla lavanderia, sartoria, farmacia.
Pagare le bollette, la seconda rata dell'ordine professionale.
Comprare: detersivo per i piatti, per la lavatrice e per i pavimenti; dentifricio, assorbenti, fazzoletti.
Liste, liste infinite e pur sempre le stesse.
Una vita di consumi, necessità, incombenze.
Dovrebbe bastare per sopravvivere, stare bene con gli altri. -"Ehi, ma sei viva? Quando ci vediamo? Ora siamo gialli."  -"Ah, ok, poi ci sentiamo."
E  invece poi non ci sentiamo, perché non ti importa nulla di sopravvivere, di salvare le apparenze. Ti manca l'unica cosa che non puoi avere. L'unica persona che non puoi sentire, che non puoi mai "ué, ci vediamo per un caffè al volo?".

Giro in libreria. Quella bella, grande, fuori città. Ho trovato Il tamburo di latta, lo cerco da mesi. Pastorale americana, mi chiama da un anno.
Qualche saggio, un romanzo breve, una novella che finirò una volta chiuso il pc.
Ho appagato il desiderio di possedere almeno questi volumi.
In questo sono stata accontentata. Ho sfogliato e annusato (lo faccio quando nessuno mi vede) il mio prezioso bottino.
Ma il punto è: quando li leggerò?
Allora mi è venuto un dubbio?
Ma non sarà che siamo sempre bambini che "giuro, se mi compri quel giocattolo non ti chiederò mai più niente", fino al prossimo nuovo giocattolo?
Ma non sarà che si ama una cosa solo perché non la si possiede, e una volta conquistata non la si apprezza perché si sta già pianificando la prossima cosa da avere?
La maggiore età, il viaggio al mare, la patente, la laurea, il primo lavoro, il fidanzato, il matrimonio, il primo figlio, il fratellino/sorellina, la prima casa, il cane, il gatto, il topo, l'elefante...

Va bene l'elenco mi è sfuggito un po' di mano, ma insomma qualcuno mi dica il senso di questo vivere qual è? Amare senza essere amati? Lottare e perdere? Sostenere e crollare dentro?
Non capisco niente.
Leggo.


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