giovedì 4 febbraio 2021

Poesie d'amore - Jacques Prévert

Dove vai bel carceriere
Con quella chiave macchiata di sangue
Vado a liberare la mia amata
Se sono ancora in tempo
L'avevo chiusa dentro
Teneramente crudelmente
Nella cella del mio desiderio
Nel più profondo del mio tormento
Nelle menzogne dell'avvenire
Nelle sciocchezze del giuramento
Voglio liberarla
Voglio che sia libera


Jacques Prévert: 4 Febbraio 1900, nasce in Francia il poeta dell'amore.
Potrebbe essere il mio poeta, visto che l'amore, sentimento libero e spontaneo, è protagonista della sua opera letteraria ed è mostrato come l'unica fonte di salvezza per noi miserabili.
L'amore di cui parla è a volte sofferto, implorato.
Non importa se è un amore che tradisce, viene sempre agognato e cercato.
La primavera dell'esistenza.
L'amore non si può forzare.
Non esiste un incantesimo che faccia "innamorare", lo sappiamo bene.
L'amore non mette catene.
L'amore ha ali per volare. Ci innalza dalla nostra condizione di mortali e ci solleva fino a vette elevate di felicità.
Se provassimo a sottometterlo, incatenarlo non potremmo che perderlo.
Ma quando si ama veramente, non si può nemmeno immaginare di inchiodare, fissare il proprio amore.
Lo si vuole libero.
Il male non lo tocca, non può contaminarlo.
L'amore ci trasla, ci porta oltre ciò che siamo.

Senza l'amore la vita è senza luce e senza ombre. Non ha spessore.
Non ha sapore.
Non ha colore.
Senza amore la vita è svuotata di senso.
Un motore senza benzina.
Vita arida e infelice è quella senza amore.

Ci sono tante forme di amore che possono aiutarci a stare al mondo.
Ma quello di cui parlo, quello che provo, è un amore con una passione che fa battere il cuore.
Sciogliere il sangue dentro le vene.
Ardere, senza consumare.
Una passione che profuma la vita.
Disegna orizzonti da esplorare.
Limiti da superare.
Trasforma i suoni in musica.
La vita in melodia. 

Giorno 71: non c'è più niente per me.
Non ne vale più la pena.

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