lunedì 22 febbraio 2021

Viaggio Astrale - Gianpiero Vassallo

 Il piano astrale è spesso definito come regno dell'illusione,
o in modo simile, non perché sia, in se stesso, più illusorio del piano fisico,
ma a causa della grande varietà delle impressioni soggettive che
lo sperimentatore inesperto può percepire.


C'è stato in passato, un periodo in cui ero convinta di poter risolvere da sola tutti i miei problemi.
Un periodo in cui mi ero convinta che la vita terrestre non potesse essere solo quella che vivevo o che i miei sensi percepivano.
Ricordo un periodo di letture che oggi non ho difficoltà a definire stravaganti, con le quali alimentavo convinzioni illusorie e false circa le mie potenzialità extrasensoriali e la mia presenza sul pianeta.
La verità è che quelli che pensavo essere ricordi di un'altra esistenza erano solo sogni; che le uniche cose extra che posso vantare sono paura e incapacità e che la mia presenza sul pianeta è inutile.
Se non mi fossi illusa avrei risparmiato tempo e denaro. 
Questo manuale però era fatto bene. Ricordo che metteva in guardia sulla presenza di essere ostili anche nel piano astrale, e altre considerazioni che in realtà ti facevano passare la voglia di giocare con questo lato oscuro dell'esistenza.
Di quel periodo ricordo una sensazione di ottimismo e calma.
Questo tipo di letture infatti, mi aiutava a canalizzare le mie energie in modo costruttivo, ad esserne consapevole.
A fare e riprovare, per raggiungere la meta.
So che ci sono tanti ciarlatani in giro, quindi anche all'epoca non mi confrontavo con nessuno ma era una delle poche cose mie e solo mie. Una specie di segreto che mi proteggeva dagli altri. Una cosa che mi faceva stare bene. E quindi oggi la voglio ricordare con affetto.

Una di me basta e avanza. Non mi sognerei mai di sdoppiarmi.
Ma se ci fossi riuscita, se avessi incontrato un essere di luce gli avrei chiesto perché nella vita ci sono così tante disparità.
Perché c'è gente che sente tutto sulla propria pelle e gente che se ne infischia di tutto e tutti.

Sono tornata a pensare a me stessa come ad un essere solo e brutto.
Se si escludono i familiari come Cugina e PiccoloPrincipe, nessuno potrebbe sopportare una come me per più di cinque minuti. Ed è giusto così, io ho un brutto carattere e non ho più voglia di vivere.
Mi trascino passivamente.
Sono felice che Persona non ci sia più. Così non devo cercare di violare la mia natura di fallita.

Oscar Wilde:
Per essere felici bisognerebbe vivere.
Ma vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, e nulla più.

Spero, presto, di non esistere più.

Nella vita le cose belle sono quelle spontanee. 
Sono a quel punto della vita in cui anche leggere non mi riesce più in modo spontaneo.
Si respira, si dorme, si legge, si ama: una volta erano queste le azioni che ritenevo servissero per vivere, che facevo senza interrogarmi, senza nemmeno accorgermene.
Oggi sono la larva del piano astrale.

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