cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva
qualche cosa oltre la fame e la sete.
Un capolavoro.
Non so come mi sia venuto in mente ieri notte, ma l'ho letto tutto d'un fiato.
Se prendiamo in considerazione la data ufficiale della pubblicazione, 1871, posso dire che dopo centocinquant'anni c'è ancora gente (io) che si commuove leggendo le struggenti lettere di Maria.
Esempio di romanzo epistolare, nasconde in sé una storia vissuta da un giovanissimo Verga.
Ebbe un grande successo e numerosissime furono le copie vendute.
Quando sono stata a Catania la prima volta ero ancora una studentessa di Liceo e ovviamente andai a visitare i luoghi che fecero da scenografia al bellissimo film di Zeffirelli del 1993.
Non nascondo, e lo dico con un certo stupore, che se il film ha popolato i miei ricordi con quel dolcissimo:
- Tanto tanto amore, tanta tanta luce, tanto sole.
Se non possiamo vivere il nostro amore ci sentiamo morire, desideriamo morire.
La capisco povera, piccola Maria.
L'amore può elevarci tra gli angeli o precipitarci all'inferno.
Povera Maria, povera Maria!
Ripeti il suo nome all'infinito, nella vana speranza che l'universo porti le tue vibrazioni alle sue orecchie, al suo cuore. E che mosso da un sentimento di tenerezza torni da te.
La realtà è orrendamente un'altra.
un'onda di gelo sino al cuore!... ma nello stesso tempo
parvemi che mi confortasse.
è spaventoso... è più ardente dell'amore che porto
a mio padre; è più forte di quello che porto a mio padre;
è più forte di quello che porto al mio Dio!... Questo è
quello che al mondo chiamano amore... l'ho conosciuto.
pazzia...
E alla pazzia ci sono arrivata realmente anch'io.
Anche se sono in quella fase calante di mutismo e rassegnazione.
Fisso il vuoto per non pensarci.
Ma la verità è che anch'io amo il mio peccato. E soffoco le urla del mio cuore.
Voglio vederlo un momento solo!... Dio mio, è un gran peccato poi vederlo?
Vederlo soltanto... da lontano... attraverso la gelosia!
Egli non mi vedrà; non saprà che dietro quella gelosia ci
è chi muore qui dannata per lui...
Perché me l'hanno strappato? perché me l'hanno rubato
il mio Nino?... il mio cuore, l'amor mio, la mia parte
di paradiso?
io l'amo!
Voglio vederlo! voglio vederlo! fosse anche per
l'ultima volta! L'aspetterò alla finestra del campanile che
dà sulla strada... l'aspetterò tutti i giorni... egli passerà...
una volta, una sola volta... Dio lo manderà da queste
parti... Dio?...
Oh! Marianna! come questa parola mi atterrisce! deliro,
tu lo vedi... sono fuori di me... non so che cosa abbia...
sarà la febbre... saranno i nervi... sarò matta...
Che senso ha la vita senza l'amore?