lunedì 8 marzo 2021

Frida

 Ho così tanto bisogno di te
 che mi fa male il cuore.


Otto marzo 1908, New York, 129 operaie di una fabbrica tessile scioperano per ottenere condizioni di lavoro dignitose.
Lo sciopero è lungo, oltre l'orario di lavoro.
Il proprietario della fabbrica chiude le porte per evitare che le donne escano in strada e manifestino in pubblico il loro dissenso.
Ma la Storia è in agguato.
Nella fabbrica scoppia un incendio, doloso, le donne sono intrappolate. Non possono uscire. 
Moriranno tutte.

Otto marzo 2021: mimose, cuoricini di cioccolato in carta gialla, discorsi pubblici, mai più, elenco di dodici donne uccise dall'inizio dell'anno, parità di genere, di stipendi, di condizioni, salotti tv, mostre, bla bla bla.

Il mio otto marzo: Frida Kahlo.
Una donna rotta, non malata. Innamorata, provata dal Destino. Un'artista straordinaria.
Vite (im)perfette è una collana di biografie d'autore molto carina.
Ho letto solo Freddie tempo fa. E ho trovato godibilissimo anche il volume su Frida.
A raccontarci la vita di questa artista è la romanziera e storica Marina Migliavacca Marazza.
Sembra di guardare un film, più che leggere un libro (per quanto piccolo possa essere).
Soffia un vento leggero.
Le tende si gonfiano sotto il suo soffio.
Un'ape entra in una stanza spaziosa, illuminata e azzurra.
C'è una ragazza molto bella, con un pennello a mezz'aria osserva un quadro, un quadretto delle dimensioni di un ex voto, e parla. 
Parla con le persone raffigurate nel quadro.
La sua famiglia credo...
Sono solo un'ape dopotutto.



Oggi Valerio Massimo Manfredi compie settantotto anni.
Il mese scorso è stato vittima di un grave incidente domestico, che ha visto coinvolta anche la sua compagna. Oggi, leggo, sono fuori pericolo ma spero stiano bene e tornino presto alla loro esistenza.

Certo, chi nasce incatenato non sa che cosa è la libertà, ma anch’egli sa cos’è il coraggio. Un coraggio che tu nemmeno puoi immaginare. Il coraggio di portare ogni giorno un carico più pesante senza curvare le spalle, il coraggio di continuare a vivere per sé, per chi si ama.


Non si sceglie di chi innamorarsi.
Sarebbe bello: oggi mi innamoro di te, domani dentista, dopodomani non so.
Purtroppo non è così che funziona.
Tu sei stato la luce che illumina la mia oscurità.
Il nutrimento della mia anima.
Spero che dopo la morte dello spirito, arrivi presto quella del corpo.

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