sabato 7 agosto 2021

Il Mediterraneo in barca - Georges Simenon

Il Mediterraneo, quando emigra, porta con sé i suoi odori,
le sue spezie, le sue chitarre e una schiera di cugini...


Se non puoi viaggiare che fai? Leggi un libro che parla di viaggi, così ti fai male il doppio e per una volta dai un nome diverso alla tua tristezza.
Georges Simenon è il padre del Commissario Maigret. Ha scritto numerosissimi romanzi di vario genere. E in questo libro, completato con molte fotografie scattate dallo stesso scrittore con la sua mitica Leica, ci racconta di quella volta che fece una crociera in giro per il Mediterraneo.
Caro Blog,
sono sincera: non te lo consiglio. Se qualcuno te lo presta leggilo pure. Ma puoi spendere quei soldi per comprare un libro migliore.
In sé il racconto è gradevole. Ma avrei voluto impiegare meglio i miei 16 euro.
È il 23 maggio 1934, porto di Porquerolles. A bordo della sua imbarcazione, con un equipaggio del tutto particolare, citiamo Angelino per tutti, Simenon si appresta a veleggiare sul Mediterraneo e a raccontare delle sue genti da Marsiglia a Messina, fino al Pireo, da Smirne a Beirut fino a Porto Said, da Malta alla Sardegna fino a Tunisi, Tangeri, Barcellona.
Ho visto quasi tutti questi posti e ho ritrovato curioso riviverli attraverso gli occhi dello scrittore belga.
Il Mediterraneo deve apparire un posto magico, profumato, povero e poetico se lo si guarda con gli occhi di un uomo del Nord del 1934.
Mi piace quando inizialmente prova a dare una definizione del Mediterraneo, ma senza successo.
Il Mediterraneo è come il corso di una piccola città: tutti si conoscono. E forse è vero.
Culla della civiltà, corso su cui si sono affacciate le più importanti civiltà occidentali e orientali della Storia, il Mediterraneo oggi sembra stanco, rimpicciolito.
Abbiamo dimenticato da dove veniamo.
Ci siamo arresi al pensiero cosmopolita, illusi dal miraggio che potesse portare libertà e democrazia.
Ha invece portato appiattimento e livellamento.
Se la diversità è bellezza e creatività, l'uguaglianza senza equità è semplice impoverimento e sterilità.
Simenon è famoso per le sue fotografie. E mi piace quel suo usare la fotografia come una diversa forma di linguaggio. Questo libro si arricchisce dei suoi scatti. Che non hanno didascalie perché il suo autore non riteneva di doverne aggiungere.
Un po' come diceva Troisi: "Sono responsabile per ciò che dico, non per ciò capisci."
Quindi: io scatto fotografie, vedo questo, voglio dire questo, ma non sono responsabile di ciò che vedi e capisci tu.
MERAVIGLIOSO.



L'amore è il significato ultimo di tutto quello che ci circonda.
Non è solo una sensazione,
è la verità, è la gioia che è la fonte di tutta la creazione.

Nel 1941 moriva il famoso poeta e pittore bengalese Rabindranath Tagore. Il primo non europeo a vincere il premio Nobel, affermatosi come poeta dell'amore.

Abbattimi come fa la tempesta,
prendi tutto quello che possiedo;
invadi il mio sonno e ruba i miei sogni.

Mi tengo lontana per non soffrire. Ma il dolore corre più velocemente.

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