giovedì 5 agosto 2021

Milk and Honey - Rupi Kaur

tentare di convincermi
che mi sia consentito
occupare spazio
è come scrivere con
la sinistra
quando sono destrimane
dalla nascita


Stamattina sono uscita di casa con l'intento di comprare un libro e di usare il mio buono da 5 euro.
Sono tornata a casa con due libri di poesie, di cui non sapevo nulla.
È andata più o meno così:
-Buongiorno.
-Salve, cerca qualcosa in particolare?
-Poesia.
-Ah, non me ne intendo molto. Però i libri sono qui. Personalmente ho letto questo e mi è piaciuto molto perché l'ho sentito molto reale, diverso da quello che ci fanno studiare a scuola.

Sono tornata a casa con Rupi, ed ero molto curiosa di leggerla.
Effettivamente è un libro di poesie molto particolare. Doloroso. Pieno. Vivo. Si divide in quattro sezioni: il ferire - l'amare - lo spezzare - il guarire. Scritto da una giovane donna per tutte le donne, ma anche per gli uomini che hanno amato e sono stati feriti dall'amore. Alla fine c'è sempre una luce che fende le tenebre. Un libro pieno di speranza. La sua autrice è forte e coraggiosa. Scrive seguendo le norme dell'alfabeto Gurmukhi, quindi in minuscolo. In questo modo si esprime un sentimento di uguaglianza universale. Ci sono a completamento dei pensieri, tanti disegni molto particolari. Rupi ha quattro anni quando dall'India arriva in Canada. Non conosce la lingua e la mamma le suggerisce di esprimersi tramite altre forme d'arte, come il disegno.
Un libro di poesie da regalare. L'ho apprezzato molto.
Oggi in modo particolare.
Ennesimo fraintendimento con Persona. Sono a pezzi. Ma sono anche arrabbiata. Veramente furente. Ho le lacrime agli occhi.

non voglio averti
per riempire i vuoti in me
voglio essere piena già di mio
voglio essere così completa
da poter illuminare una città intera
e dopo
voglio averti
perché noi due messi insieme
potremmo incendiarla

Caro PA,
possibile che tu non mi capisca?
Possibile che tu non ti renda conto che non voglio niente da te?
Nella mia mente succede di tutto tra noi. Ma non potrei mai guardarti negli occhi.
Non potrei mai voler stare accanto a te.
Desiderarlo? Oh sì. Tanto, disperatamente. Sempre, tutto il tempo.
Ma non vorrei mai che accadesse.
Immagini anche tu il disastro vero?
Io lo so di essere una Bestia. E nella realtà Belle non vuole stare con la Bestia.
Mi vergogno di me stessa quando sono sola, quando sono per strada, in auto, in un ristorante. Ma vicino a te mi vergognerei di essere viva. Eppure mi ferisci con una facilità che mi spaventa, e non te ne accorgi nemmeno.

non so cosa si provi ad avere una vita equilibrata
quando sono triste
più che piangere scroscio
quando sono allegra
più che sorridere riluco
quando sono arrabbiata
più che urlare avvampo

il bello degli estremi emotivi è che 
quando amo metto loro le ali
ma forse non è
poi un bene visto che
tendono sempre a mollarmi
e dovresti vedermi
quando ho il cuore infranto
più che affliggermi vado
in mille pezzi

In un modo o nell'altro cerchiamo tutti di rimanere a galla.
Di stare al passo con la rotazione terrestre, per non rischiare di cadere.
Ho sbagliato tutto.
Caro Blog,
vado a dormire. Sono distrutta.
Emotivamente distrutta. Voglio solo morire. Credimi.
Non vedo l'ora che finisca.

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