venerdì 6 agosto 2021

Foglie d'erba - Walt Whitman

 Tu lettore fremi di vita e orgoglio e amore come io fremo,
dunque siano per te questi canti.


Tanti anni fa in tv trasmettevano una serie televisiva che mi piaceva tanto: La Signora del West. Non fare quella faccia! Era il 1993!
Comunque sia, durante una puntata il protagonista Sully legge una poesia bellissima a Michaela, indovina un po'? Di Walt Whitman.
Da quel giorno mi sono sempre soffermata a guardare libri di poesia alla ricerca del discusso poeta nato nel 1819, creatore di quello che è stato poi definito il sogno americano. Ne sono passati di anni. Ma quando ho letto il suo nome in libreria, naturalmente, non me lo sono fatta sfuggire.
Sua la celebre poesia Oh Capitano, mio Capitano, che ritroviamo in un film altrettanto stupendo L'attimo fuggente. Ma ne parleremo un'altra volta.
La raccolta di poesie Foglie d'erba è molto bella. Il poeta l'ha rimaneggiata infinite volte. Sempre alla ricerca della perfezione. Effettivamente non si è mai convinti di ciò che si scrive. E se si potesse, si cercherebbe sempre una soluzione alternativa alla prima stesura. Ma credo dipenda molto dallo spirito dello scrittore. Se muta di continuo, allora si è portati a modificare tutto.
Ma per nostra fortuna nel 1855 ha avuto la sua prima pubblicazione.
Prendi un bel respiro, apri il libro. Inizia a leggere e perditi in quella che è pura poesia. In quelle immagini, illusioni che può raccontare solo la poesia.
Whitman è il poeta dell'istante. Con lui la realtà è descritta, liberata. Lui rappresenta il legame tra ciò che è espresso da un oggetto e il modo di tradurlo in linguaggio parlato e comprensibile a tutti.
Ogni cosa ha valore, non solo l'uomo.
Noi siamo tutti gli altri, così come il filo di erba rappresenta il tutto. Il poeta ci collega tutti tramite le parole.

Credo che una foglia d'erba non sia meno di un giorno di lavoro delle stelle.

Parla di amore Whitman, è fautore della sua preparazione culturale, cioè sceglie da sé chi studiare, ed è un eccentrico. Ho la strana sensazione che la sua vita non sia stata facile.
Lo ringrazio perché mi ha regalato una poesia che parla proprio di me. O che in una certa misura, mi fa pensare a me stessa follemente innamorata.
Quando ero ragazzina non sapevo proprio nulla dell'amore.
Oggi frasi di vecchie canzoni hanno un senso. 
Oggi so cosa significa: "m’e ‘ntussecata l'anema", "che scioglie il sangue dint'e vene sai".
Devo solo imparare a gestire quello che provo.
Prenderne le distanze. Assuefarmi. 
Eppure solo lui mi dà pace.

Talvolta con uno che amo mi riempio di rabbia perché
temo di effondere un amore non corrisposto,
ma ora io credo che non ci sia amore non corrisposto, il
compenso è certo in un modo o nell'altro
(amai una certa persona ardentemente e il mio amore
non fu corrisposto,
eppure per esso ho scritto questi canti).

p.s. Le Olimpiadi hanno regalato delle emozioni incredibili.
Il tricolore è bellissimo.

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