martedì 31 agosto 2021

Poesie - Saffo

 Mi sembra pari agli dei quell'uomo che siede di fronte a te
e vicino ascolta te che dolcemente parli
e ridi un riso che suscita desiderio.
Questa visione veramente mi ha turbato il cuore nel petto: appena ti guardo un breve istante, nulla mi è più possibile dire,
ma la lingua mi si spezza e subito un fuoco sottile mi corre sotto la pelle
[frammento 31]


Mentre scrivo, il tempo all'esterno sta mutando. Si è alzato un vento fresco. E stanotte si dormirà con le finestre chiuse.
Il mese di Agosto si è concluso, e con me è stato molto dolce e poetico (è il caso di dirlo!).
Sono andata al mare. Non so dire se sia stato un saluto definitivo. Conto di tornarci giovedì, o magari sabato. Non posso affermarlo con sicurezza.
Oggi però, sono riuscita a farmi il bagno, a prendere il caffè, a scambiare due chiacchiere con la ragazza del posto. Inoltre avendo portato con me la poetessa per antonomasia, non potevo non farle rivedere il mare. Mi è sembrato un atto dovuto.
Così sono rimasta seduta sugli scogli, mentre Sole mi scaldava le spalle e per un attimo, anzi oserei dire, per un tempo che mi è sembrato un frammento di eternità, mi sono sentita nel posto giusto. In questo stato di beatitudine, mentre il vento giocava con i miei capelli (ormai lunghissimi!) e mi scompigliava i pensieri, mi ha scritto Persona. Stavano svanendo gli ultimi caratteri greci: εγώ και νύχτα, quando mi è arrivato il più incredibile dei messaggi. E sì che ora ci non-conosciamo da un po'. Eppure riesce sempre a stupirmi. Credo gli sia costato tanto scrivere quelle parole. E se ci penso sono ancora frastornata. Ma la presenza del mare mi ha aiutato. E sono stata molto sincera. Credo lo abbia apprezzato. Credo. Con Persona non capisco mai nulla.
Sai Bloggy, sono così sconvolta, "squassata" da lui, che per un attimo ho pensato di consegnargli le chiavi di tutto. Ma se lo avessi fatto, oggi non sarei qui a scriverti: con il cuore, senza filtri, senza remore.

Mancano gli spiriti ma ho trovato una tastiera per scrivere coi caratteri greci:
Έρος δ' ετίυαξέ
φρέυας, ως άυεμος κάτ όρος δρύσιν εμπέτωυ
Ecco come mi sono sentita:
Eros ha squassato il mio cuore,
come raffica che irrompe sulle querce montane. [frammento 47]

Persona è semplicemente splendore e bellezza. Un dio greco in versione moderna.
Un po' dispettoso, ma immensamente generoso. E in più, mi devo ricredere, non è indifferente. Una sensibilità che davvero mi attraversa da parte a parte. A volte mi spaventa come mi fa sentire. Perché con lui non suona nessun campanello di allarme; nessun quinto senso e mezzo, o senso di ragno si attiva. Niente! Un bat-segnale? Nulla. Non ho difese. E la cosa da un lato mi spaventa, dall'altro è come se la mia anima sapesse di essere al sicuro.
Ah non guardarmi così!
Anima non la capisco nemmeno io!

Che lettura è stata questa; non facile. Indimenticabile.
Di Saffo abbiamo dati biografici attendibili; sappiamo che è esistita veramente. Ma la sua produzione letteraria ci è arrivata per frammenti. E nel testo, effettivamente, sono omologate anche singole parole, lettere. 
Con a fronte traduzioni che a scuola la mia Prof. avrebbe apprezzato con un sincero 2.
L'eterno dilemma delle traduzioni liceali: se vai di "traduzione letterale" fai schifo, sei ignorante come una capra, non meriti di esistere e quindi di sedere al banco della III B. Se vai di "traduzione a senso"... Ma "senso" di cosa? Che non capisci niente, non conosci il senso delle parole che ti dicono nella tua lingua madre?
Quindi: fai schifo, sei ignorante come una capra, non meriti di esistere e quindi di sedere al banco della III B.
Che anni meravigliosi quelli del Liceo. Con Cugina stavamo rimembrando quel periodo. Abbiamo riso fino alle lacrime. 

sinceramente vorrei essere morta.
Lei mi lasciava piangendo 
[frammento 94]

L'edizione BUR propone prima di affrontare i frammenti, una prima parte introduttiva e una premessa al testo sicuramente molto interessanti, per gli addetti ai lavori.
Ma forse per i sognatori più arditi è preferibile immergersi direttamente nel testo, incagliandosi tra uno spirito aspro ed uno dolce, rimuginando su un teta, arenandosi di tanto in tanto su un gamma o scivolando lungo un lambda (o labda).

Si è fatto molto tardi, è ora di dormire. Stanotte dormirò al sicuro in un delta.

il sonno nero della notte (chiude) gli occhi 
[frammento 151]


Ciao Agosto.


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