lunedì 2 agosto 2021

The Help

Skeeter, spero tu scriva una cosa in cui credi. Una cosa bella.

Si è concluso ora uno di quei film bellissimi che guardo e riguardo, tutte le volte che viene trasmesso.
The Help film del 2011, tratto dall'omonimo romanzo del 2009 di Kathryn Stockett.
Una storia ambientata nel Mississippi del 1963.
Una storia di amicizia e di coraggio.
Una storia che mi ricorda per alcuni aspetti Il buio oltre la siepe. Ma è più leggero. Insieme con le lacrime, strappa anche molti sorrisi.
Magistrale l'interpretazione delle protagoniste: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer. Le mie preferite.

Un film è solo una scusa per rimuginare sui grandi temi della vita.
Su tutti quei "perché" che spesso mi affliggono.
Il razzismo è una cosa che non riesco a capire.
E ancora di più la mancanza di coraggio.
Non dico sia facile sollevarsi, soprattutto se il peso della cultura-delle abitudini- del fan tutti così, ci tiene schiacciato.
Ma nella vita, a volte si può scegliere di ribellarsi.
Qualche volta.
Credo sia l'amore la soluzione. L'amore può salvarci.
Ne sono convinta.

Il coraggio non sempre equivale a prodezza.
Il coraggio è avere l'ardire di fare ciò che è giusto, malgrado la debolezza della nostra carne.

Si può educare al coraggio.
Ci credo, stanotte voglio addormentarmi con la speranza nel cuore.
Come dici? Mi dovrei addormentare con un'azione coraggiosa?
Vorrei, ma non posso. Non questa volta caro Blog.
Non sono mai stata dissociata come in questo periodo.
Devo concentrarmi su ciò che è reale, per quanto vuoto e triste.
Persona non è reale. Non sono niente. Poche parole scambiate al pc.
Cosa sono dunque? Niente.
Scrivo qui. Scrivo quello in cui credo, anche se non è un progetto. Scrivo l'oggi. Reale, tangibile, visibile.

Ed io non ho che un cuore di modesto valore
ed un corpo acciaccato, che non vale un quattrino...
(Papadiamantopoulos)

Per Persona non sono nessuno e non valgo niente.
Oggi è finito.

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