sabato 28 agosto 2021

Ho commesso il peggior peccato che uno possa commettere: non sono stato felice.
(JORGE LUIS BORGES)


A me questi giorni sembrano un po' tutti uguali: una schifezza generalizzata.
Oggi ho toccato l'apice della mia mostruosità ed è giusto che tu lo sappia, mio caro amico Bloggy. 
(Sì, ho deciso di chiamarti così.)
Oggi per la prima volta dopo tanti anni, mi sono resa conto di quanto sia stata meschina, deprecabile e riprovevole in tutta la mia esistenza. In poche parole: io faccio schifo.
Mi sono persa in mille fantasticherie, ho creato infiniti mondi paralleli intorno a Persona. E non mi sono mai fermata a considerare che potesse avere un amore nella sua vita. Non mi sono mai fermata a considerare che la sua grandezza derivi dal fatto che in questo momento, sia felicemente addormentato tra le braccia di qualcuno.
E sono una bestia perché questa consapevolezza non mi ha reso felice, ma mi ha fatto piangere. Mi sono messa a piangere, come se avessi due anni di vita. Ha ragione Cesare, barbiturici e finisce tutto: dolore, speranze, illusioni, inganni.
Non ne posso più.
Ti rendi conto? Non sono stata felice per lui. Ma mi sono messa a piangere. Faccio schifo.
Non sono capace di amare.
Non posso raccontarlo a nessuno. Questo amore mi distruggerà. Mi fa troppo male.
Ammiro chi ha realizzato questo cuoricino con le pietre.
Qualcuno all'amore ci crede ancora.
Io non credo più in niente. L'unico posto dove posso parlare e sfogarmi è questo. Perché Persona ha capito di essere il "Persona" dei miei testi.

Caro Bloggy,
so che è un genio, ma tu non farti scoprire da lui. Ti prego.
Se accadesse non mi resterebbe che mettere delle pietre in tasca e lasciarmi morire in mare.
Un po' come Virginia.
Il coraggio di Cesare Pavese non l'ho avuto.
Non ho niente. Ho solo una maschera da indossare. Per non far soffrire nessuno.
Mi faccio proprio schifo.
Buonanotte.


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