sabato 28 agosto 2021

Ingredienti per una vita di formidabili passioni - Luis Sepulveda

 Tutta la mia vita, tutto quello che ho fatto,
tutto quello che ho scritto e che scriverò,
è segnato dal sogno e dal desiderio che mi ha trasmesso
quell'uccello pazzo che gira le viti del mondo.


Indirettamente Sepúlveda mi suggerisce anche la lettura da affrontare in futuro. E sicuramente seguirò il suo consiglio, ma più in là. Non ora.
Agosto si sta concludendo e oggi è una serata fresca anche qui da me. Non voglio portarmi una lettura da fine agosto, dentro settembre.
Settembre è il mese che profuma di promesse; si avvicina con il suo carico di rinnovamento e speranze.
L'Autunno è già alle porte. Il tramonto arriva già intorno alle 19.30. E quando esco intorno alle 20 posso lasciare gli occhiali da sole a casa, perché non ci sono ultimi raggi a infastidirmi alla guida.
Ho portato Luis al mare. Mi aveva colpito il titolo del libro, e speravo mi parlasse al cuore.
L'ha fatto, ma non sugli argomenti che mi ero preparata ad ascoltare. Luis Sepúlveda è stato un grande scrittore, ma soprattutto è stato un grandissimo uomo. Un uomo che ha amato la sua terra, la libertà e che per essa ha combattuto. Sempre dalla parte degli ultimi. Sempre dalla parte di chi non ha voce. E in questo libro, capitolo dopo capitolo, ci racconta lentamente i suoi pensieri, i suoi amici che non ci sono più. La sua famiglia. Le ultime pagine sono un bellissimo saluto per loro.
Mi sono commossa tantissimo al racconto di Laika.

Addio, Laika.
Addio, nostra guardiana.

Anche Laika era serena quando ha lasciato questo mondo. Forse oggi corre felice con Argo, Penny, Rufo. I cani sono nobili amici che all'improvviso se ne vanno. E questo è ingiusto. Come sempre, quando va via un amico, un amore, un nonno.
Non voglio essere triste. Ma questo libro mi ha toccato molto da vicino. Io vivo in un paese democratico che sembra essersi stancato della democrazia, e penso sia una cosa orribile, pericolosa. Quindi leggere certi racconti mi provoca uno scossone di quelli che abbattono tutto e fanno restare in piedi solo le cose importanti.

La prima parte è adorabile. Ci sono dei racconti spassosi sul suo inizio, la sua infanzia. Dolcissimi quando parla del padre. Be' per me le parole erano molto belle.
E poi parla di amici che un po' abbiamo imparato a conoscere e apprezzare anche noi due, caro Bloggy. Mi riferisco ai poeti e scrittori di cui lui ha condiviso suoni e odori: Neruda, Don Nica (Nicanor Parra), Tonino Guerra (che bello incontrare anche un italiano!), Gabo (G.G. Márquez), Saramago.
Le parole che ha usato per quest'ultimo mi hanno fatto pensare a Persona.

Io mi ero preparato una specie di discorso per Saramago, ero ansioso di dirgli quanto lo ammiravo e amavo, quanto mi aveva insegnato con i suoi libri, e di spiegargli che, malgardo non l'avessi mai visto prima, lo consideravo un amico. (In realtà anche Luis non riesce a spiccicare parola. Riesce solo a contemplarlo e ammirarlo.)

[...] riesce a renderci partecipi di una forma di vita indivisibile, segnata da un amore che si avverte ogni secondo, e da una disciplina, da un rigore di intellettuali fedeli alla lunga lista di doveri imposti all'epoca in cui vivono.

Se penso a Lui, penso ad una persona brillante, intelligente e molto sensibile.
Che alla massa nasconde questo aspetto del suo carattere sotto una maschera cinica e derisoria.
Si propone come Signore del Caos, ma il suo Rigore morale è sfolgorante.

Infine ho trovato parole per me:

Essere del Sud segna la vita, a volte con una certa fatalità, a volte con una nostalgia più intensa della nebbia scandinava, ma anche con una luminosità più forte dell'aurora boreale, perché è la luce della gente del Sud, del mio Sud, un territorio senza frontiere assurde a cui si arriva senza altro requisito che amare il Sud. E quando uno è al Sud, in pochissimo tempo scopre che quel territorio gli entra sotto la pelle e nel sangue.
Allora uno è del Sud.

Caro Bloggy,
avrei dovuto chiedere tanto tempo fa e non accontentarmi delle sue risposte evasive. O per frasi fatte.
Ne pago le conseguenze.
Ieri quel pensiero mi ha fatto molto male. 
Oggi sento di poterlo superare. 
Sì, sono felice di immaginare che ci sia una persona vicino a lui. E sono felice anche se quella persona non sono io.
Perché? Perché ne sono perdutamente innamorata.
E che mi importa di me stessa, della mia sofferenza?
Voglio che Persona sia felice, stia bene.
Glielo auguro con tutto il cuore.



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