domenica 1 agosto 2021

Benvenuto Agosto

Nella vita di baleniere ai tropici vi avvolge una sublime mancanza di avvenimenti.
Non sentite notizie, non leggete giornali,
nessuna edizione straordinaria con resoconti impressionanti di banalità vi dà false e inutili eccitazioni;
non udite parlare di dispiaceri domestici,
di cauzioni fallimentari, di cadute di borsa,
non avete mai il fastidio di pensare a cosa mangerete a pranzo,
visto che per tre anni e più tutti i vostri pasti son belli e stivati nei barili e la lista è immutabile.


Duecentodue anni fa nasceva lo scrittore statunitense Herman Melville.
Quando il fato gli ha voltato le spalle, lui si è rimboccato le maniche e ha vissuto in prima persona le storie avventurose che il padre gli aveva raccontato da piccolo; trasformandole negli splendidi romanzi che conosciamo.
Eppure è morto insoddisfatto. Perché la fama, quella vera, è arrivata solo dopo la sua morte.
Come spesso accade a chi anticipa i tempi, sono i posteri a capirlo.

Agosto si è presentato con un caldo asfissiante. Non mi sono mai sentita così male.
La mia temporanea libertà è finita.
E la vita ha deciso di sbattermi subito in faccia tutta la mia vacuità.
Sarò sempre straniera in terra mia.
Vorrei partire allora, per terre sconosciute, dove non serve corpo per andarci.
Vorrei viaggiare come il Piccolo Principe.

Vogare nell'Eden!
Ah, il Mare!
Potessi ancorarmi - stanotte -
in te!
(Emily Dickinson)

Vado a dormire e spero sinceramente di non svegliarmi più.

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