eppure ci vagheggiamo eterni.
Ti sento vicino e ho il cuore che mi scoppia.
Ma alla sera so che è stato solo un sogno.
Vado a dormire, sperando di ritrovarti ancora.
Caro Bloggy,
siamo ai saluti finali.
Domani ti scriverò da casa, dalla mia scrivania. Che questa volta avrà un'aria diversa.
Sono stata fuori molti giorni e non accadeva da tempo.
Mi mancano i miei, mi manca perfino guidare.
Naturalmente qui lascio un pezzo di me.
Con la mente passo in rassegna volti e luoghi che si sono aggiunti all'elenco dell'anima.
Innanzitutto Amica e Pulce. Sono state semplicemente stupende. Hanno condiviso con me tutto: casa, allegria, tempo e affetto. Non lo dimenticherò mai.
Poi V. e Zii.
V. si è letteralmente catapultata da me quando ho chiesto il suo aiuto.
E credo sia la dimostrazione di affetto più bella e importante di tutte.
Zii si sono commossi quando mi hanno visto. Non aggiungo altro.
Inoltre un abbraccio lo mando a tutte quelle donne che ho conosciuto e la cui energia mi ha travolto e colpito.
Un saluto particolare a P.
Che influenza il mio umore, ma che per due minuti mi ha permesso di essere me stessa anche in un momento buio. Ma, cosa più importante di tutte, con il quale ho riso.
Non dimenticherò:
i giri con lo scooter, lo shopping con amica, il dolce fatto per me sola, i saluti e le vibrazioni delle ragazze, la lavastoviglie per tre, il caffè con R., il signore del "grazie dei fiori", i panini di Gino, il saluto di Amica dalla finestra, la mia panchina, i fenicotteri, gli Omenoni, l'Autunno in Gae Aulenti, il bar dove sono riuscita a sedermi da sola, la pioggia. E non dimenticherò quel sentirmi così sola nell'universo. E quel desiderio ardente di vedere comparire P. da un momento all'altro, davanti a me.
Caro Bloggy,
è difficile essere come me. Pesanti.
Ma voglio tornare a casa per fare i controlli medici e prendere delle decisioni importanti.
Augurami "buon viaggio".
Tutte le isole, anche quelle conosciute,
sono sconosciute finché non vi si sbarca.
In questi giorni ho toccato il fondo. Ma sono riuscita a rialzarmi. La forza, la motivazione sono arrivate dall'esterno. E so che non va bene. Persona ieri mi ha detto una cosa terribile: "Mi sa che bisogna ridurre le dosi di P.".
Perché caro Bloggy,
la verità è che non puoi mai essere sincera fino in fondo. Appena parli con il cuore. Tutti, credimi, TUTTI fraintendono.
Se non esci da te stesso, non puoi capire chi sei.
Bisogna allontanarsi dall'isola per vedere l'isola.
Ecco, allontanandomi ho capito di essere malata.
Ho l'anima malata. E pensare che Persona possa sparire da un momento all'altro mi uccide.
Mi sono messa a nudo davanti a lui e lui ha minacciato la fuga. Pensa quanto sono brutta.
Non lo farò più.
Da oggi tutto va bene, sempre.
Solo chi ama senza speranza conosce il vero amore.
Giorno 4, Milano.
Oggi moriva Pablo Neruda.
Sono una persona orribile.
Voglio sempre l'approvazione di qualcuno.
Era stata una giornata splendida. Poi mi sono resa conto della mia debolezza, della mia fragilità e delle mie paure. Sono andata in frantumi.
Vorrei solo che domani non arrivasse mai. Vorrei non essere più io.
Vorrei svegliarmi ed essere un'altra persona.
Buonanotte.
La timidezza è una condizione strana dell'anima, Come è strano tornare in un posto dove si è stati bene e sentirsi così persi.
Oggi sono atterrata alle 11.10 all'aeroporto di Linate.
Un viaggio molto tranquillo. Tutto è filato liscio.
Nel momento in cui ho visto Amica, ho capito che le cose sarebbero andate bene.
E così è stato. Abbiamo chiacchierato tutto il tempo. Abbiamo mangiato. La piccola F. ci ha ricoperto di regali. È stato molto dolce.
Ora sono a letto.
Ma tutta l'euforia iniziale è passata.
Non mi sento bene.
Mi viene solo da piangere.
Tutta colpa mia.
Mi sento inutile.
Voglio fare l'adulta e poi non mi so comportare da tale.
Ho il cuore sempre più a pezzi.
Se morissi ora, sarebbe così terribile? Non credo.
Quale danno provocherei? Nessuno. Nessuno soffrirebbe, davvero.
E io troverei finalmente pace.
Che senso ha avvicinarsi a qualcuno di cui non ti importa niente?
O di cui non ti importa abbastanza?
Sto male.
Sono più vecchia questa sera, Signore,
ma l'amore è sempre lo stesso.
Era una donna intelligente, ironica, sensibile. Ma anche maliziosa, forte.
Era sola Emily, disperatamente, volutamente sola.
Forse ha chiuso il mondo fuori, perché il mondo aveva fatto lo stesso con la sua sensibilità.
Io vorrei fare come Emily. Murarmi viva. Senza contatti col mondo.
Le lettere che mi hanno colpito di più sono quelle scritte ad un Destinatario Sconosciuto.
Il suo Persona, immagino.
Caro Bloggy,
non è giusto. Come si può amare così qualcuno che di noi può fare serenamente a meno?
Spero di non sentirlo più, mai più.
Perché così fa troppo male. Sono a pezzi.
Faccio parte della spazzatura mentale.
Voglio morire. Davvero, lo voglio.
All is the same È tutto uguale
time has gone by- il tempo è passato-
some day you came un giorno sei venuto
some day you’ll die. un giorno morirai.
Some one has died Qualcuno è morto
long time ago- molto tempo fa-
some one who tried qualcuno che ha provato
but didn’t know. ma non lo sapevo.
oggi scrivo soltanto per me,
soltanto per dire di avere fatto qualcosa a mio vantaggio,
per allontanare un po' da me l'impressione della Sua lettera,
che altrimenti mi starebbe addosso giorno e notte.
Vado a dormire col cuore pieno di te.
Devo rimanere con i piedi ancorati al suolo.
Altrimenti precipitare al suolo sarà molto doloroso.
Il 9 settembre è una data particolare, ricca di eventi da ricordare.
C'è la nascita di Tolstoj, scrittore russo di fama mondiale, al quale una parola dedicare.
C'è la nascita di Cesare Pavese, orgoglio del mio Paese.
Poi si commemora la morte di Battisti, e per questo siamo tristi.
Ma oggi questo giorno ricorderò perché con Persona, qualcosa cambiò.
Ed io non voglio fare l'errore di dimenticare quanto sia importante per me questo suo parlare.
Quindi prendo il respiro ed il coraggio a due mani per dire: "PA non farmi soffrire!".
Caro Bloggy,
oggi è stata una giornata lunga ed impegnativa per me. Sto organizzando una partenza per andare da Amica. E la mia Coscienza sta urlando da giorni cose orrende contro di me perché a suo dire, dovrei informare Persona del mio agire.
(-Lù adesso basta con le rime! -Scusa!)
Il problema è che non c'è stata una particolare occasione per raccontargli questa avventura.
Quindi stanotte gli scriverò un messaggio.
Spero solo che non fraintenda.
Sai Amico mio, io ho capito una cosa molto importante leggendo le lettere tra Franz e Milena, o meglio le lettere che Franz scriveva a Milena (ho quasi finito): l'amore è un dono dall'aspetto sempre diverso.
Noi siamo diversi dagli altri. Gli altri sono diversi da noi.
Rispetto le sue distanze. E spero non si allontani, ma se non glielo dicessi mi sentirei una vigliacca ed una bugiarda.
Lui appartiene al mondo del sogno.
Stasera ero con Cugines. Loro sono la mia realtà. Ci mandavamo adesivi tenerissimi e furbetti, e ridevamo come delle bambine di sei anni. Ammesso che le bambine oggi sappiano ancora ridere. E che ridere non sia ritenuta una azione troppo infantile.
Preferisco perderti che mentirti.
Questo sarà il mio atto d'amore.
Questo libro è dedicato
a tutte le persone che sono state portate
a dubitare del proprio valore.
Buonanotte.
Goodnight.
Boa noite.
Buenas noches.
Bonne nuit.
da un Anonimo francese:
Ahiahi! Amore per uno straniero
il cuore a sorpresa m'incatena!
L'amore per uno straniero, per qualcuno di una terra lontana è difficile e doloroso.
Ho ripreso Lettere a Milena. Mi sembra di farle un torto se non finisco il libro.
Come se aspettasse di rileggere le parole del suo amato, attraverso me.
Una specie di momento alla Ghost, quando Oda Mae presta a Sam il suo corpo per poter toccare un'ultima volta Molly e ballare insieme con lei, in quella che è poi diventata una scena iconica e immortale, del mondo del cinema.
Sono completamente fuori di testa.
Credo di aver scoperto che Persona è un santo. Altrimenti non si spiega il suo modo di comportarsi con me.
Ho dormito solo quattro ore. E mi scoppia la testa.
Nella vita bisogna imparare a non prendersela.
So che così non posso andare avanti.
Col sonno, il nervoso, la rabbia, la tristezza, la voglia di morire.
Kafka scrive a proposito della voglia di vivere: oggi proprio non ce l'ho; che cosa me lo dovrebbe procurare, la notte di oggi, il giorno di oggi? In fondo ce l'ho malgrado tutto (torna, sempre di nuovo, di tempo in tempo, o buona parola), ma ben poco alla superficie. Anche così mi piaccio poco.
Naturalmente è una citazione che sento molto mia.
Ma veramente voglio continuare così? Leggere e scrivere sciocchezze?
Vorrei avere una cosa tutta mia.
Non di successo, non lussuosa. Una cosa piccina, che mi rappresenti. Semplice, pazza, pulita.
Non posso aspettare un tuo messaggio in eterno; non sono Penelope. Non sono Milena. Non sono Kathleen.
Non so dire chi sono.
Ma so chi non sono. Direi che è un inizio.
Io sono, così sola, al mio fuso,
la luna è così limpida e pura,
io canto e vorrei tanto piangere...
(Clemens Brentano)
Scrittore tedesco di origine italiana, Brentano è considerato uno degli esponenti del Romanticismo.
Un uomo dall'animo irrequieto se si considera che iniziò gli studi in economia, proseguì in ordine sparso gli studi letterari, si appassionò alla matematica, architettura e alla pittura, senza tuttavia sentirsi completo e soddisfatto in nessuno di questi campi di studio (come ti capisco!).
Tra le sue opere spiccano fiabe e raccolte di leggende.
Un Romantico, andrebbe approfondito. Ma in un altro momento e senza mal di testa.
Caro Bloggy,
ti faccio una confessione: oggi mi batteva forte il cuore mentre mi scriveva.
Mi faceva proprio male il petto.
L'amore è follia. Forse Kafka mi capirebbe.
Buonanotte.
Non bisogna conoscersi per volersi bene.
Quella che si è conclusa è una domenica indimenticabile. Ma c'è una vocina dentro che mi sta parlando, sta logorando, scavando.
Caro Bloggy,
ricordi cosa ho scritto ieri sulle prigioni e i prigionieri?
Per il momento è andata bene.
Ma so che sta per arrivare la tempesta.
Saprò attraversarla?
Come reagirò quando si parlerà di cose serie, di cose che per me sono dolorose?
Ho paura Bloggy.
Io non sono Ginia. Ho fiducia nel prossimo, ma non mi lascio mai andare fino in fondo.
C'è sempre un limite, oltre il quale non mi sono mai spinta.
Perché, lo so, non sono una persona che valga la pena conoscere.
Mi piace scherzare ma non vorrei mai essere scambiata per una che non sono.
Nel bene e nel male.
Cosa sto facendo? Perché cerco sempre la luce, pur sapendo perfettamente qual è il mio posto? Solitudine e oscurità.
Ginia ha provato ad essere diversa, ha fatto le stesse esperienze delle sue amiche.
Perché è proprio come nel telefilm Dark: possiamo compiere qualsiasi azione, prendere direzioni diverse, aprire mille porte, chiudere finestre, ma arriviamo sempre al punto per il quale siamo stati destinati.
Stasera ho paura, molta paura.
Nei film è tutto diverso. Bello. Facile. Perfetto.
Ma la vita no. Devo tenerlo a mente.
Cosa sto facendo?
Forse niente di male.
Se ci penso la consapevolezza che non ci incontreremo mai dovrebbe agevolarmi il compito. Invece sono così presente a me stessa che ho paura di mostrarmi. Di aprirmi.
Volevo essere un'altra persona.
Buonanotte.
p.s.
Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni che scrivo esprimano le mie sensazioni e i miei sentimenti.
Per me, la felicità è la cosa più importante e se sono felice il mio lavoro lo dimostra.
Alla fine tutti gli errori e tutte le scuse sono da imputare solo a me.
Mi piace pensare di essere stato solo me stesso e ora voglio soltanto avere la maggior quantità possibile di gioia e serenità, e immagazzinare quanta più vita riesco, per tutto il poco tempo che mi resta da vivere.
Freddie Mercury avrebbe compiuto 75 anni. Credo che lui avrebbe capito questo mio disagio interiore. Questo sentirmi sempre sbagliata rispetto al mondo, rispetto ai tempi. Grande fuori, minuscola dentro. Cuore bambino, in un mondo che ha delle regole che non capisco e non rispetto.
"Le lancette non si possono mettere indietro."
Ma nel mio cuore: I still love you. Ciao Freddie.
in questo mondo
contempliamo i fiori;
sotto, l'inferno
(Kobayashi Issa)
Milena dovrà aspettare un po'. Poi prometto, le restituirò tutte le lettere di Franz.sulla spiaggia di sabbia,
impronte: lungo è il giorno
di primavera
Caro Bloggy,
c'è una persona che col suo atteggiamento sta creando un'atmosfera di ansia e inquietudine.
Mi dispiace doverlo trattare male, ma se si fa insistente, come dovrei comportarmi?
Già: alla mia età non ho ancora imparato a gestire le persone che percepisco come moleste.
Con Cugina ne parlavo qualche tempo fa: sono così stanca e fragile, che mi tengo insieme per miracolo.
Non ho voglia di investire tempo, energie, curiosità, sentimenti per conoscere altre persone.
Quello che ho mi basta.
La mia piccola cerchia di affetti è più di quanto possa desiderare e meritare.
Sono un mostro per questo?
Credo di sì.
ore 01.34
Ho preso una decisione molto importante. Non voglio più "prigionieri" della mia comfort zone. Per me è un passo difficile e molto, molto doloroso.
Anche perché io riesco a parlare e vivere di notte. Il resto del giorno il mio spirito è come assopito.
Gli scenari possibili sono due: o ho fatto la più grande sciocchezza della mia vita e ne sarò traumatizzata per sempre, o ho spalancato la porta della mia prigione.
Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi
come i sassi della strada vecchia di Trezza.
Il 2 settembre del 1840 nasceva in Sicilia lo scrittore e drammaturgo Giovanni Carmelo Verga. Tra le sue opere più belle ricordo Storia di una Capinera, che in me ha tracciato un solco profondo, e Rosso Malpelo.
Il nome di Verga si associa al Verismo, genere letterario di cui è ritenuto uno dei più importanti rappresentanti e al romanzo familiare I Malavoglia. Avevo un'edizione per ragazzi illustrata, molto bella, quando ero piccola. Una volta prestata non è più tornata a casa. Quella che mi rimane oggi è l'orfana copia di una collana edita Fabbri Editori del 1995. Erano gli anni del liceo, gli anni che trascorrevo tra partite di calcetto, versioni di greco, tanti sogni, Leopardi e Foscolo (il mio scrittore preferito).
A proposito di scuola, ricordo che quando col programma iniziavamo ad allontanarci dal Romanticismo, anche il mio interesse letterario si allontanava. Ma il Verismo era una novità, un pugno nello stomaco per una come me; si celebrava la narrazione del vero, del quotidiano e quindi, delle classi sociali più povere, della tristezza, del destino insuperabile.
Di Verga mi piaceva quel suo lasciare al popolo la possibilità di esprimersi nella sua lingua e guardando all'unico mondo che conoscesse: la famiglia, il lavoro, la povertà.
I personaggi principali delle storie di Verga sono contadini, pescatori. Il suo stile fu considerato innovativo proprio perché i personaggi pensavano e parlavano in dialetto e descrivendo ciò che la loro vita poteva offrire: il raccolto, la pesca, il mare.
Con Verga non capitava mai di dire quello che accadeva con Manzoni: "Ma dai, figurati se Lucia era capace di pensare: Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo."