sabato 4 settembre 2021

Haiku

 in questo mondo
contempliamo i fiori;
sotto, l'inferno

(Kobayashi Issa)

Milena dovrà aspettare un po'. Poi prometto, le restituirò tutte le lettere di Franz.
Ho bisogno di rallentare con le letture. Devo concentrarmi per fare anche altro.
Caro Bloggy, non prenderla come un tradimento. 
Cercherò di non abbandonarti e soprattutto, di non rovinarti.
Oggi mi sono rifugiata in questa raccolta di haiku.
Il fascino del Giappone è indiscutibile. E in quest'opera letteraria si respira effettivamente un'atmosfera unica e particolare. Che ridesta immagini lontane, che non sapevo nemmeno potessero appartenermi.
Ero entrata in libreria con l'intento di comprare un secondo libro di Rupi Kaur. Voglio conoscerla meglio. Essendo una giovane donna, mi piacerebbe che entrasse nel mio mondo. Non sapendo cosa scegliere e non avendo voglia di chiedere consigli, ho rinunciato e vagato un po' con lo sguardo tra gli scaffali. Farò una ricerca online, prima o poi.
Mentre ero lì che vagavo, ho intercettato questo Oscar che mi ha fatto tornare alla memoria l'impressione lasciatami da una poesia, che ho riportato tempo fa, di Yamabe No Akahito.
Tornata a casa, è stato il primo libro che ho sfogliato.
Questa antologia naturalmente, è solo un breve assaggio della copiosa produzione poetica del Giappone. In particolar modo lo haiku, affonda le sue radici in un passato molto antico e che appartiene esclusivamente alla cultura nipponica.
In un primo momento si parlò di hokku, indicando con questo termine la prima strofa di un componimento poetico lungo.
Poi nacque lo haiku, che si staccò e crebbe autonomamente, come genere letterario a sé.
La forma di poesia più piccola mai realizzata (se si escludono i frammenti di Saffo! Ancora non me ne capacito...), formata da tre versi di, rispettivamente: cinque, sette, cinque sillabe.
Credo non sia stato semplice tradurre in italiano quest'opera straordinaria e iconica, mantenendone invariata la bellezza e purezza.
Opinione di chi scrive: una piacevole scoperta.
Se dovessi trovare altri scritti simili non esiterei a ripetere l'esperienza.

sulla spiaggia di sabbia,
impronte: lungo è il giorno
di primavera

Caro Bloggy,
c'è una persona che col suo atteggiamento sta creando un'atmosfera di ansia e inquietudine.
Mi dispiace doverlo trattare male, ma se si fa insistente, come dovrei comportarmi?
Già: alla mia età non ho ancora imparato a gestire le persone che percepisco come moleste.
Con Cugina ne parlavo qualche tempo fa: sono così stanca e fragile, che mi tengo insieme per miracolo.
Non ho voglia di investire tempo, energie, curiosità, sentimenti per conoscere altre persone.
Quello che ho mi basta.
La mia piccola cerchia di affetti è più di quanto possa desiderare e meritare.
Sono un mostro per questo?
Credo di sì.

ore 01.34
Ho preso una decisione molto importante. Non voglio più "prigionieri" della mia comfort zone. Per me è un passo difficile e molto, molto doloroso.
Anche perché io riesco a parlare e vivere di notte. Il resto del giorno il mio spirito è come assopito.
Gli scenari possibili sono due: o ho fatto la più grande sciocchezza della mia vita e ne sarò traumatizzata per sempre, o ho spalancato la porta della mia prigione.

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