L’introspezione è un’attività che sta scomparendo.
Sempre più persone,
quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto,
per strada o alla cassa del supermercato,
invece di raccogliere i pensieri
controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno,
da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.
(Zygmunt Bauman)
1925: nasceva Zygmunt Bauman, sociologo filosofo accademico di fama mondiale.
Teorizzatore della società liquida.
Da quando ho inaugurato questo spazio, mi ritrovo spesso faccia a faccia con lui.
La società moderna si caratterizza per aver sviluppato una sorta di cultura del "tutto e subito". In questa fretta generale, che travolge tutti, nessuno escluso, non c'è tempo per creare una propria dimensione intima del pensiero, del comportamento.
Come se non avessimo tempo di pensare a noi stessi come persone, come se non ci concedessimo il tempo per costruirci come persone.
Se non ci fermiamo a riflettere, non possiamo aderire scientemente a quella o a quell'altra teoria, idea.
Non c'è tempo per fare esperienze.
Si vive solo nel presente, nel momento.
Siamo diventati esseri senza passato e senza futuro; focalizzati come siamo nell'istante odierno, siamo alberi senza radici e senza foglie.
Dobbiamo riappropriarci del nostro tempo, che non è fatto di punti; è una curva che unisce passato-presente-futuro, di cui possiamo direzionare l'andamento, in cui siamo protagonisti.
Ognuno di noi è artista della propria vita: che lo sappia o no,
che lo voglia o no, che gli piaccia o no.
Oggi devo riconoscere che mi sbagliavo.
I colori del cielo di questa stagione sono i più belli. Tramonti di un rosa che non è possibile afferrare con la fotocamera di un telefono.
La Luna mi sembra più luminosa.
E devo ammettere che vedere le luci di Natale già accese, riscalda il cuore.
E quella stella lassù? Trema tutta! Il Piccolo Principe starà sicuramente ridendo.
Vorrei addormentarmi e non svegliarmi più.
Non riesco a trovare un posticino tutto mio.
Cosa ne sarebbe di me se non ci fosse la mia famiglia? Se non ci fosse Cuginy e Amica?
Se, a modo suo, non ci fosse Persona?
Non ho paura della solitudine. So stare da sola. Anzi, da sola mi sembra di fare meno sciocchezze, di non danneggiare nessuno. Posso non vergognarmi.
Dentro di me ho solo il deserto. Ma quando incontro Cugina è come se arrivasse la pioggia, e mi trasformassi.
Se non ci fosse lei sarebbe tutto buio e freddo. Sarei la solita me.
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(Esopo)