mercoledì 18 novembre 2020

Yoga - edizioni Malìa

 Lo Yoga è un cammino verso la libertà.
Con la sua pratica costante,
possiamo liberarci dalla paura, dall'angoscia e dalla solitudine.

Lo diciamo più volte al giorno: sono tempi difficili.
Non mi sarei mai aspettata di vivere un fatto storico così grave. Dopo l'attentato alle Torri Gemelle, pensavo di aver vissuto la mia dose di "storia mondiale". Ma sbagliavo. La pandemia ha cancellato tutto. 
Forse lo Yoga non mantiene ciò che promette, ma è indubbio che l'esercizio fisico aiuti a mantenere sana la mente.
Così, nel mio piccolo, ho deciso di non lasciarmi andare e di fare un po' di attività fisica, ogni giorno. I vantaggi sono evidenti: riesco a leggere per più tempo e sono molto più calma.
Devo resistere. La mia famiglia merita il mio meglio. Ho comprato questo quadernetto per appuntare qualche pensiero, qualche citazione. Ma ho una grafia troppo brutta per una cosa così carina. Credo che lo lascerò così. Di tanto in tanto leggerò le frasi che racchiude, suggerimenti di grandi maestri Yoga (non Yoda, che era sempre un maestro, ma di altra specie... Questa battuta merita il blocco istantaneo! ).

Durante la concentrazione
l'anima rimane nella condizione di uno spettatore senza spettacolo.

Secondo una falsa credenza, utilizziamo solo parte del nostro cervello. In realtà dovremmo tenerlo sempre impegnato, perché più esperienze accumuliamo, più il nostro cervello si mette alla prova, può spingersi oltre i propri limiti.
I limiti ovviamente li fissiamo noi. Coi nostri "non sono degna", "non sono capace".
Altre volte, ma magari sbaglio, dovremmo semplicemente imparare ad accettare quello che stiamo provando. Fermarsi non è una tragedia. Fa parte della crescita di ognuno di noi.
Forse è questa la lezione che dobbiamo imparare in questo periodo: rimanere sospesi per sentire la nostra massa, per sentire il nostro peso, e per capire qual è il nostro posto nel mondo.


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