domenica 1 novembre 2020

Amore e Dovere - Lev Tolstoj

L'uomo ama, non perché sia suo interesse amar questo
o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua;
perché non può non amare.


Domenica quasi finita.
Panzerotto è morto, è tornato dalla sua Nuvola.
In un certo senso penso sia giusto così. Cosa poteva farsene della mia presenza? Ho sofferto, ancora. Odio questo mercato di piccoli animali. Non voglio alimentarlo mai più. In casa non entreranno altri animali che non siano la sottoscritta.
Stanotte non riuscivo a dormire e dopo tanto tempo mi sono messa una mano sul ventre immaginando come sarebbe stata una creatura lì dentro. L'ho visualizzata. Non mi accadeva da tanto tempo. Una ricaduta? Non credo. Mi sono svegliata che non avevo voglia di parlare con nessuno. Infatti ho risposto laconicamente a tutti. Ma me ne starò un po' in disparte.

In questo stato emozionale mi sono data alla lettura di un saggio breve sull'amore.
Fa parte di quelli scaricati dalla biblioteca online.
Di cosa parla? 
L'amore ai tempi del secondo Tolstoj.
Sì, è importante inquadrare il periodo in cui compose e raccolse in un unico volume, questi aforismi, altrimenti ci sembrano solo un delirio. O almeno questa è la sensazione che ho avvertito.
Prendiamo un giovane Tolstoj, ne avremo uno studente dalla condotta discutibile, diviso tra "orgia e gioco". Poi diviene ufficiale, e nel Caucaso vive gli orrori della guerra. 
Gli anni sono maturi per la sua crisi spirituale.
A trentaquattro anni si sposa, mette la testa a posto e compone quei capolavori che sono Guerra e PAce e Anna Karenina.

"La scienza umana non m'ha spiegato nulla: alla mia perpetua domanda, la
sola importante: – Perché vivo? – la scienza rispondeva coll'insegnarmi cose inutili."

Inizia così una esistenza semplice, ispirata all'originaria dottrina di Cristo, alla rinuncia di beni materiali, al lavoro e all'amore verso il prossimo.
In questa nuova maturità spirituale vanno inseriti gli aforismi.
Una raccolta che non mi ha entusiasmato.
Ma vale sempre la pena leggere quando l'argomento è l'amore.

Per essere capace di amare gli altri, bisogna non amare
esclusivamente se stesso.


Per amare bisogna uscire da se stessi e lasciarsi andare.
L'ho fatto ed è stato bellissimo.
Ma ogni tanto Mente prende il timone e allora Cuore viene sbalzato lontano.

Come una fiamma ne accende un'altra e migliaia di fiamme si trovano accese,
così un cuore ne accende un altro
e migliaia di cuori si accendono.

Non è il caso di Persona. Se c'è una cosa che gli rimane completamente indifferente è la sottoscritta.
Il problema del mio amore per Persona è che vorrei parlargli senza limiti, senza sentirmi stupida. Ma non accade mai. Così scivolo nelle mie frasi sempre più brevi che diventano silenzi e mi rintano nel buio della mia solitudine spirituale.
Che è diversa da quella fisica. Perché almeno esteriormente ho imparato a stare con gli altri.
Ma mi sa che la strada è molto lunga.
Mi riposo un po'.

Oggi è uno di quei giorni in cui andrei subito a letto.
Sono scarica.


p.s. Mi sono quasi convinta che il Paradiso per essere il luogo perfetto di cui parlano debba avere poche e semplici caratteristiche:
i nonni,
la musica,
il profumo del pane appena sfornato,
le bolle di sapone,
i colori del mare,
gli animali.
Sto immaginando Nonna circondata da Penny, Nuvola, da tutti gli animaletti a cui ho dato ristoro e che mi hanno dato tanto amore e, ovviamente, da Panzerotto.
Povera Nonna! Sono certa che ne avrebbe da dirgli! 













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