venerdì 20 novembre 2020

Vox Dei - Tolstoj

Nella voce,
come pure nello sguardo c’erano una dolcezza
e una serietà simili a quelli che hanno le persone continuamente concentrate
in un’unica opera amata.


Centodieci anni fa moriva Lev Tolstoj. Uno scrittore di fama mondiale che ci ha lasciato capolavori letterari immortali e irripetibili.
Morì di polmonite, in una stazione ferroviaria. Proprio come la sua Anna. Ciò che mi ha sempre colpito dei suoi romanzi è la semplicità di linguaggio, il perfetto equilibrio dell'intreccio narrativo e lo spessore dei suoi personaggi. Personaggi che crescono a mano a mano che la lettura procede, che scopri lentamente, mentre li conosci. Scrivere qui mi porta a cercare di capire non solo ciò che leggo, ma anche gli autori, nella loro umanità.
Di Tolstoj ho scoperto un aspetto che a scuola nessuno ti insegna. Beh, almeno a me non l'ha insegnato nessuno.
Scoprire la sensibilità, il disagio provato da uno scrittore così famoso, lo spoglia di quella pomposità tipica delle antologie scolastiche.
Pensare ad un Tolstoj stanco e provato dopo l'immane stesura di Guerra e Pace, provoca un sentimento di simpatia, quasi di amicizia, che non avresti pensato di provare.
Con la sua fama, con la sua fortuna, cresce, fino a diventare intollerabile da accettare, il divario tra la sua vita di ricco e famoso nobile e le sofferenze dei più poveri, dei contadini, degli ultimi.
Vecchio e malato, il peso di questo disagio diventa insopportabile; fugge, abbandonando famiglia e proprietà, in un estremo gesto di coerenza nei confronti di ciò che aveva predicato e pensato durante tutta la sua vita.
Muore ad Astapovo dieci giorni dopo la fuga.
Le sue ultime parole da lui: Fais ce que dois.
IMMORTALE.


Oggi ho sentito la voce di un dio.
E non credo che il mio cuore troverà riposo.
Immaginare può essere pericoloso.
Mi sento come sotto un incantesimo.
Mi sento come il principe Eric.
Ho veramente sentito la voce di Ariel?
Forse l'ho sognato. 
Allora spero di addormentarmi presto, di ritrovarla e non svegliarmi più.
Buonanotte.

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