lunedì 2 dicembre 2019

Milano Esoterismo e Mistero - Fabio Celoni

"La cattedrale è un Tempio del Simbolo, 
in cui ogni pietra, ogni luce, ogni arco possiede un significato vivente che deve essere decifrato e appunto, intimamente vissuto."


La mia vita si divide in due tempi: felici e movimentati i primi vent'anni, tristi e fermi gli ultimi venti.
Ho visto posti meravigliosi, che probabilmente hanno formato la mia mente e l'hanno resa semplice e aperta.
Crescendo però, è cambiato qualcosa.
Forse non ho colto il cambiamento che riguardava il mio corpo, l'età, non saprei. Non ero una ragazzina che facesse domande. La maggior parte delle cose le ho capite da sola. E molte sto cercando ancora di capirle.
Mi sono chiusa così tanto in me stessa, che mi chiedo come sia possibile che contemporaneamente sia stata una che ha fatto tante cose e una che non ha fatto nulla.

Milano qualche risposta sulla mia vera me, mi ha aiutato a concertarla.
Credo mi abbia conosciuta come forse nessuna persona prima di lei. Ed io l'ho vissuta come fosse una persona cara. L'ho ascoltata, rispettata, amata. L'ho osservata attentamente, l'ho respirata. Le ho confidato le mie paure, i miei sogni.
Ero come un fantasma, ma i miei occhi erano vivi, brillanti. Nessuno mi conosceva, non potevo sentirmi giudicata. Ma soffermandomi in alcuni posti era come essere tornata a casa.
Non so perché mi sentissi così. Oggettivamente non ho niente in comune con questa città bella, affascinante, colta, moderna, vivace.
Eppure ho lasciato il mio cuore sparso ovunque. Su una panchina a Villa Reale. In una passeggiata sui navigli. In una preghiera, entrando in chiesa.
Oggi mi sono chiesta come si faccia a creare una religione.
Tutto credo abbia inizio con una rivelazione.
La mia sarebbe una religione molto semplice. Non darei molto fastidio al mio dio. Non gli chiederei nulla per me. Solo protezione per chi amo. E pace su tutti i popoli. (Lo so, sempre richieste da niente le mie.)
Persona potrebbe essere una divinità esemplare.
Parla per enigmi. Non lo capisco mai. Mi ignora.
Il suo simbolo sarebbe una maschera con metà del volto in ombra e l'altra metà in luce.
Durante le festività, la tavola, la casa, sarebbero addobbate coi colori bianco e nero.
In sottofondo ci sarebbe una musica difficile da descrivere.
Come si descrive un brano musicale usando le parole? Onestamente non saprei. Posso provare dicendo che emozioni si potrebbero provare ascoltandola:
inizialmente ci si sentirebbe avvolgere da un senso di vuoto e di malinconia, poi però una forza nuova, come un pallone che sta per esploderci in petto, invaderebbe il nostro essere, scuotendolo fino alle lacrime.
A quel punto il rituale è concluso. Si ringrazia la divinità. Si cerca di essere migliori.

P.s. Il libro è carino, ricco di curiosità e aneddoti che rendono personale un posto. Avrei inserito delle immagini o una cartina. Ma per fortuna c'è internet!

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