mercoledì 18 dicembre 2019

Sulla vita - Lev Tolstoj

"La mia vita è la mia vita,
con il mio anelito al bene, e non un'illustrazione."


Sto cercando di sopravvivere, non dare di matto, non lasciarmi andare. Ma non è facile. La vita scivola via e come unico conforto ho questo momento di riflessione.
Oggi, il balletto dello Schiaccianoci festeggia 127 anni dalla sua composizione.
Mentre scrivo, sento dentro di me scorrere le note del Valzer dei fiori.
Ormai ho elaborato una mia teoria sulla vita: bisogna ambire alla bellezza. Ricercarla.
L'elevazione del nostro spirito non può prescindere da una cura della persona, della mente, dell'ambiente in cui si vive.
Per questo quando posso leggo qualcosa di bello, ascolto musica lirica, vado alle mostre. Non sono un'esperta, ma tra i capolavori sento la mia anima rinascere.
Ho scelto questo trattato di Tolstoj perché in passato mi ha aiutato a sopportare la mia condizione.

"Il suicidio appare loro come l'unica via d'uscita dall'assurdità della vita umana del nostro tempo."

Non tutti sappiamo vivere. In un mondo come il nostro sta diventando veramente difficile; e per me la vita è solo un fastidio da risolvere.
Penso a quanto è successo oggi, qui in Italia: una donna ha perso il suo bimbo di cinque mesi, in ospedale. E' stata insultata; è una nigeriana, se non ricordo male, e le hanno detto: "Che piangi? Ne sfornate uno all'anno."
Ma si può toccare un punto più basso di così?

"Questo sentimento che risolve tutte le contraddizioni della vita umana e che dà all'uomo il maggior bene possibile, lo conoscono tutti gli uomini. Questo sentimento è l'amore."

Voglio concludere così, con la speranza.

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