"La fotografia è un esercizio di osservazione
e il risultato è sempre un colpo di fortuna."
Ho pensato a lungo a cosa scrivere oggi, ultimo dell'anno Duemiladiciannove.
Non sono riuscita a trovare un percorso, quindi scriverò di getto come sempre.
Ho scelto questo romanzo perché mi piaceva l'idea di cristallizzare l'anno che se ne va, in un libro che ha nel titolo la parola "ritratto".
Quello del mio anno è così: con effetto seppia.
Non ha colori accesi; è un bianco e nero sul quale è stato applicato uno strato di marrone che, con tutte le gradazioni che ne derivano, conferisce un aspetto particolare: caldo, antico.
Il mio 2019 è stato, quindi, di base monocromatico.
Ma la differenza l'hanno fatta le sfumature.
Anche se è stato molto difficile ho riacquistato la mia salute fisica. Sono sempre sotto controllo e userò farmaci a vita, ma non mi posso lamentare.
Ho letto 55 libri, quasi tutti bellissimi. Tutti mi hanno dato tanto e ho capito qualcosa in più di me stessa. Ho disegnato la mia strada, e con grandi difficoltà riuscirò a raggiungere il mio traguardo. Ho paura, ma combatterò.
Ho trovato conferma nell'amore della mia famiglia. Persona, non so perché, ha deciso di ritrovarmi. E lo so che è banale da parte mia, ma la fonte della mia felicità è per lo più racchiusa nel gesto semplice di qualcuno che non ha consapevolezza di cosa abbia rappresentato per me.
Nell'anno nuovo vorrei trovare anch'io delle soddisfazioni. E non sentirmi sempre in difetto e a disagio.
Questo romanzo mi ha insegnato una cosa: a volte si deve avere il coraggio di vivere.
Ed io mi auguro di trovarlo. E di non sentirmi sempre in colpa.
"Ognuno sceglie la tonalità con cui raccontare la propria storia: a me piacerebbe scegliere la chiarezza durevole di una stampa su platino, ma niente nel mio destino possiede tale luminoso requisito.
Vivo tra gradazioni sfumate, velati misteri, incertezze; la tonalità con cui raccontare la mia vita si accorda meglio a quella di un ritratto in seppia..."
Buon ultimo dell'anno caro Lettore.
Ti auguro si trascorrerlo serenamente. Di accumulare sorrisi. Di sentirti bene e vicino alle persone giuste.
Io lo trascorrerò con i genitori, due zii e mia cugina. E non posso chiedere di meglio.
Onestamente sono serena così. Con la mente sarò vicina a molti amici lontani e ai miei piccoli Principi.
Probabilmente penserò anche a Lui.
Non lo so.
L'unica cosa che so per certa, e che non ho intenzione di dare per scontata, è che sono molto fortunata.
Ma nel nuovo anno merito un posticino che sia tutto mio.
e il risultato è sempre un colpo di fortuna."
Ho pensato a lungo a cosa scrivere oggi, ultimo dell'anno Duemiladiciannove.
Non sono riuscita a trovare un percorso, quindi scriverò di getto come sempre.
Ho scelto questo romanzo perché mi piaceva l'idea di cristallizzare l'anno che se ne va, in un libro che ha nel titolo la parola "ritratto".
Quello del mio anno è così: con effetto seppia.
Non ha colori accesi; è un bianco e nero sul quale è stato applicato uno strato di marrone che, con tutte le gradazioni che ne derivano, conferisce un aspetto particolare: caldo, antico.
Il mio 2019 è stato, quindi, di base monocromatico.
Ma la differenza l'hanno fatta le sfumature.
Anche se è stato molto difficile ho riacquistato la mia salute fisica. Sono sempre sotto controllo e userò farmaci a vita, ma non mi posso lamentare.
Ho letto 55 libri, quasi tutti bellissimi. Tutti mi hanno dato tanto e ho capito qualcosa in più di me stessa. Ho disegnato la mia strada, e con grandi difficoltà riuscirò a raggiungere il mio traguardo. Ho paura, ma combatterò.
Ho trovato conferma nell'amore della mia famiglia. Persona, non so perché, ha deciso di ritrovarmi. E lo so che è banale da parte mia, ma la fonte della mia felicità è per lo più racchiusa nel gesto semplice di qualcuno che non ha consapevolezza di cosa abbia rappresentato per me.
Nell'anno nuovo vorrei trovare anch'io delle soddisfazioni. E non sentirmi sempre in difetto e a disagio.
Questo romanzo mi ha insegnato una cosa: a volte si deve avere il coraggio di vivere.
Ed io mi auguro di trovarlo. E di non sentirmi sempre in colpa.
"Ognuno sceglie la tonalità con cui raccontare la propria storia: a me piacerebbe scegliere la chiarezza durevole di una stampa su platino, ma niente nel mio destino possiede tale luminoso requisito.
Vivo tra gradazioni sfumate, velati misteri, incertezze; la tonalità con cui raccontare la mia vita si accorda meglio a quella di un ritratto in seppia..."
Buon ultimo dell'anno caro Lettore.
Ti auguro si trascorrerlo serenamente. Di accumulare sorrisi. Di sentirti bene e vicino alle persone giuste.
Io lo trascorrerò con i genitori, due zii e mia cugina. E non posso chiedere di meglio.
Onestamente sono serena così. Con la mente sarò vicina a molti amici lontani e ai miei piccoli Principi.
Probabilmente penserò anche a Lui.
Non lo so.
L'unica cosa che so per certa, e che non ho intenzione di dare per scontata, è che sono molto fortunata.
Ma nel nuovo anno merito un posticino che sia tutto mio.
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