"Se la gente venisse a sapere
dov'è il mio palazzo reale,
esso svanirebbe nell'aria."
Tra sei giorni sarà Natale.
Il magone aumenta. Non sono spaventata per i regali. In qualche modo riuscirò a cavarmela. Ho qualche idea e sinceramente, non una lista molto lunga da depennare.
Il mio amico Immaginario (che da oggi chiamerò Immy), ne avrà da fare più di me. Lui è molto dolce. Ha questi occhioni languidi che osservano il mondo, dispensa amore e buonumore. Ha già ricevuto dei regalini, ed è preso a sua volta da pacchi e carta da regalo da sistemare.
Ma il magone aumenta.
Pensieri, ricordi, e poi..
Anche oggi ho assistito al momento di odio gratuito collettivo.
Protagonista una ragazzina insultata e vessata per una fotografia non molto elegante, scattata di nascosto, ai danni di un politico.
Gesto stupido e volgare.
Personalmente, non sono una principessa e non sono una cafona.
Biasimo chi fa un uso sconsiderato della volgarità mediante parole, gesti e anche atteggiamenti. Ma, in fin dei conti, non mi tocca. Se una persona è volgare, è un suo problema.
Ma l'odio da dove è scaturito?
L'odio mi distrugge. Mi intristisce. Non lo capisco e allora perdo tempo a cercare spiegazioni che forse, nemmeno esistono.
Per combattere questo stato d'animo ho scelto la poesia. In particolar modo questa raccolta comprata lo scorso anno, alla fiera del libro di Milano, sezione dell'usato.
Il suo precedente proprietario ha lasciato degli angoli piegati a memoria delle poesie che lo avevano colpito di più, immagino.
Ed una lettera, scritta a mano. Calligrafia femminile, inchiostro fucsia. Era l'anno 1988.
Quello che mi piace di Tagore è il senso profondo che dà all'amore.
L'amore di coppia che si riflette negli occhi del mondo.
L'amore che rende migliori le persone e ciò che sta attorno ad esse.
Ma è anche un amore infelice, perché perduta è la persona amata.
E' una serata fredda, si potrebbe trascorrere sotto un bel plaid, leggendo qualcuna di queste poesie.
Il mio pensiero vola inevitabilmente a Persona.
Vorrei chiedergli tante cose. Ma non gli farebbe piacere.
Ho paura perfino a domandargli: "Come stai?".
A volte ipotizzo come andrebbe un dialogo tra di noi.
Purtroppo ci sono io che rovino tutto.
"Se non puoi amarmi, amore mio, perdona il mio dolore.
Non guardarmi sdegnato, da lontano.
Tornerò nel mio cantuccio e siederò al buio."
"Sei soltanto un'immagine dipinta,
e non reale come quelle stelle,
reale come questa polvere?"
dov'è il mio palazzo reale,
esso svanirebbe nell'aria."
Tra sei giorni sarà Natale.
Il magone aumenta. Non sono spaventata per i regali. In qualche modo riuscirò a cavarmela. Ho qualche idea e sinceramente, non una lista molto lunga da depennare.
Il mio amico Immaginario (che da oggi chiamerò Immy), ne avrà da fare più di me. Lui è molto dolce. Ha questi occhioni languidi che osservano il mondo, dispensa amore e buonumore. Ha già ricevuto dei regalini, ed è preso a sua volta da pacchi e carta da regalo da sistemare.
Ma il magone aumenta.
Pensieri, ricordi, e poi..
Anche oggi ho assistito al momento di odio gratuito collettivo.
Protagonista una ragazzina insultata e vessata per una fotografia non molto elegante, scattata di nascosto, ai danni di un politico.
Gesto stupido e volgare.
Personalmente, non sono una principessa e non sono una cafona.
Biasimo chi fa un uso sconsiderato della volgarità mediante parole, gesti e anche atteggiamenti. Ma, in fin dei conti, non mi tocca. Se una persona è volgare, è un suo problema.
Ma l'odio da dove è scaturito?
L'odio mi distrugge. Mi intristisce. Non lo capisco e allora perdo tempo a cercare spiegazioni che forse, nemmeno esistono.
Per combattere questo stato d'animo ho scelto la poesia. In particolar modo questa raccolta comprata lo scorso anno, alla fiera del libro di Milano, sezione dell'usato.
Il suo precedente proprietario ha lasciato degli angoli piegati a memoria delle poesie che lo avevano colpito di più, immagino.
Ed una lettera, scritta a mano. Calligrafia femminile, inchiostro fucsia. Era l'anno 1988.
Quello che mi piace di Tagore è il senso profondo che dà all'amore.
L'amore di coppia che si riflette negli occhi del mondo.
L'amore che rende migliori le persone e ciò che sta attorno ad esse.
Ma è anche un amore infelice, perché perduta è la persona amata.
E' una serata fredda, si potrebbe trascorrere sotto un bel plaid, leggendo qualcuna di queste poesie.
Il mio pensiero vola inevitabilmente a Persona.
Vorrei chiedergli tante cose. Ma non gli farebbe piacere.
Ho paura perfino a domandargli: "Come stai?".
A volte ipotizzo come andrebbe un dialogo tra di noi.
Purtroppo ci sono io che rovino tutto.
"Se non puoi amarmi, amore mio, perdona il mio dolore.
Non guardarmi sdegnato, da lontano.
Tornerò nel mio cantuccio e siederò al buio."
"Sei soltanto un'immagine dipinta,
e non reale come quelle stelle,
reale come questa polvere?"
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