lunedì 9 marzo 2020

Pensieri

“Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce.
Morire è nulla; perderti è difficile.”


Umberto Saba, grandissimo poeta italiano.
L'ho conosciuto nella solitudine della mia preparazione all'esame di maturità.
Infatti, lo saprai anche tu, a scuola il programma di Storia e Letteratura del Novecento si fa sempre male e velocemente.
Mi piace Saba?
Tantissimo.
Tormentato e diretto. Un po' mi sento affine. Anche se ultimamente mi sono resa conto di non essere più quella persona impulsiva del passato.
Da un lato è giusto così, perché dagli errori si deve imparare.
Dall'altro lato invece, mi sento spezzata.
Come se tutto quel non-detto si fosse depositato sul fondo della mia anima per soffocarmi, appesantirmi, togliermi luce.

“Amai trite parole che non uno
osava. M'incantò la rima fiore
amore,
la più antica, difficile del mondo.”


Saba parlava all'uomo delle cose dell'uomo. E da un poeta di siffatto spessore non mi aspettavo altro. Penso sia una dote e un dono.
Dote: perché non è facile parlare di cose con le quali ci si può confrontare; forse è più facile annebbiare con concetti astratti.
Dono: devo spiegarlo? Un poeta che ti sussurra al cuore può solo migliorare l'esistenza.

Stavo pensando ad una cosa: Biagi, Moravia, Saba. Grandi scrittori, poeti, pensatori, innamorati di una sola donna per tutta la loro vita.
Non è una carezza in mezzo a tanta violenza?

Oggi, guardando l'ennesimo servizio del telegiornale, ho spento con rabbia il televisore e scagliato non so dove, il telecomando.
(Appunto mentale: recuperare il telecomando scagliato.)
Intervistavano ragazzi che irresponsabilmente continuano ad andare in giro per locali e bar come se l'emergenza sanitaria non fosse una realtà.
LI ODIO!
Maledetti imbecilli! Mettono a rischio la loro salute (e chissene! Problema loro!), la salute dei loro cari (sventurati!), la salute degli altri (e qui mi parte l'embolo!) , per quale ragione?!?
Perché sono stupidi!

Non sono una persona che cede alla paura, ma ho una buona dimestichezza con i numeri.
Nella mia regione sono a disposizione 1200 posti in rianimazione.
Nel giro di 24 ore si sono rilevati 44 casi positivi al Corona Virus.
Quanto tempo occorrerà per arrivare a saturazione? 
E nel frattempo, in parallelo, siamo sicuri che non servirà anche ad altri casi (infarti, incidenti) quel posto in rianimazione?

La situazione è drammatica. 
Ci vuole buonsenso e collaborazione. 
Italiani non vi capisco.

"Parlavo vivo a un popolo di morti.
Morto alloro rifiuto e chiedo oblio."



Umberto Saba, un italiano. E in questo periodo storico forse occorre ricordarci di persone come lui.


p.s. Ho ascoltato il Presidente Conte rendere l'intero territorio italiano protetto.
Ho i brividi. Ma ne sono felice. Ha fatto bene.
#iorestoacasa 

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