domenica 15 marzo 2020

Sesto Giorno di Quarantena - H. P. Lovecraft

"Ritengo che la cosa più misericordiosa al mondo
sia l'incapacità della mente umana a mettere in correlazione tutti i suoi contenuti.
Viviamo su una placida isola di ignoranza
nel mezzo del nero mare dell'infinito, e non era destino che navigassimo lontano.
Le scienze, ciascuna tesa nella propria direzione,
ci hanno finora nuociuto ben poco;
ma un giorno la connessione di conoscenze disgiunte
aprirà visioni talmente terrificanti della realtà e della nostra posizione in essa che,
o diventeremo pazzi per la rivelazione,
o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di un nuovo Medioevo."


Era il 1937, moriva lo scrittore americano Howard Phillips Lovecraft.
Non aveva compiuto nemmeno quarantasette anni; meritatamente oggi è considerato un mito.
Se non lo conosci, ti invito a recuperarlo. 
Le sue non sono semplici storie aliene.
Le sue atmosfere sono meravigliosamente inquietanti.
L'ho apprezzato da giocatrice di ruolo.
Ho perfino preso parte alla campagna dei Miti di Cthulhu.
Ovviamente abbiamo tutti perso punti di sanità mentale nel giro di poco tempo.
E credo che alcuni di noi li abbiano persi a prescindere dal gioco. 

Quando chiudi questo libro, non sei più lo stesso di prima. Magari aspettiamo di finire la quarantena per rileggerlo.
Gli equilibri mentali sono già compromessi così.
Personalmente mi sto giocando l'ultimo neurone che mi è rimasto seguendo gli aggiornamenti allarmanti sul Corona Virus, guardando i meme che stanno sfornando le BambineDiGiuseppeConte e scambiando messaggi con Persona.
Oggi ho proprio bisogno di raccontare tutto.

“La più antica e potente emozione umana è la paura,
e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto.”

Non sapere quando finirà, chi colpirà, cosa accadrà domani è terribile.
Sono una pianificatrice seriale. Devo avere il controllo su tutto. Questa incertezza mi divora ma resisto.
Ho fatto un giro di telefonate.
Volevo ascoltare la voce degli Zii a Milano, e della mia cara V.
Per quanto nelle mie corde ho cercato di tranquillizzarli e distrarli.
Ho visto nipotini e Family in video-chiamata.
Telefonata di gruppo con le cuginette.
Messaggi con Amica.

“Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra il reale e l'irreale,
che le cose appaiono come sembrano solo in virtù dei delicati strumenti
fisici e mentali attraverso cui le percepiamo.”

Inoltre, non ci credo ancora, ho parlato con Persona.
Parlato per davvero. Mi ha raccontato alcune cose di sé. Ed è terribile constatare che mi piace tantissimo. Sempre di più.
È come svegliarsi lentamente da un sogno bellissimo.
Le nebbie si diradano e, sorpresa, la realtà è ancora più bella! Come la mettiamo Lovecraft, non c'è più distinzione tra reale e irreale?
SONO NEI GUAI!

“Il tempo, proseguirono le onde, è immobile; non ha né inizio, né fine.

Che abbia movimento e sia la causa del mutamento è solo illusione.
In realtà, il tempo stesso è illusione perché, a parte la visuale ristretta degli esseri delle dimensioni limitate, non esistono cose come il passato, il presente e il futuro.
L’uomo pensa al tempo soltanto in virtù di ciò che chiama cambiamento, ma anche quest’ultimo è illusione.
Tutto ciò che era, che è, e che sarà, esiste simultaneamente.”

In questi giorni si voglia o meno, si pensa.
Oggi la mia giornata è volata. Sono riuscita a studiare, forse completerò questo post, ma ho letto poco.
Mi sono resa conto di quanto siano importanti le relazioni. E contemporaneamente di quanto si possa essere incredibilmente soli.
Mentre ero al pc, intorno alle 18 ho sentito una musica provenire dall'esterno.
Ho mollato la conferenza della Protezione Civile e ho aperto la finestra.
La canzone era "Ma il cielo è sempre più blu": era l'appuntamento al balcone, che sta scandendo le giornate di reclusione degli italiani.
Una signora di un altro palazzo mi ha salutato. Imbarazzata ho risposto. 
Un'altra signora anziana si è seduta e ha atteso la fine della canzone.
Timidi, spaesati, ho scoperto che ci sono tante persone sole ma tutte, rigorosamente, chiuse in casa. 
Mi sono chiesta quali fossero i loro pensieri. E mi sono resa conto di quanto fosse stato importante quel momento per loro. Quel non sentirsi isolati, al buio.
Mi sono sentita stupida, fortunata e mi sono commossa.
Ho alzato gli occhi al cielo e non mi è sembrato mai così bello.

Oggi malgrado Lovecraft ho sentito che qualcosa si è sciolto dentro di me.
Forse, dico, forse non sono la cinica che penso di essere.
Sono razionale, affronto le situazioni senza andare nel panico (eccezion fatta per i messaggi di Persona), posso rimanere sola e senza dire una parola per giorni.
Ma gli altri non mi sono indifferenti.

Oggi ho pensato tanto e a tanti.
Mi è venuto in mente il mio sacerdote. Come deve essere per lui celebrare il Sacramento da solo?
Come deve essere vedere la bella chiesa vuota? Sentire l'eco della sua voce rimbombare ovunque, nella chiesa spoglia? 
Ho pensato ai bambini che hanno delle disabilità.
Chiusi in casa, privi della loro routine fatta di compiti e lezioni in classe, di compagni di banco e maestre. Noi non ci rendiamo conto di cosa significhi per quei bambini una novità come questa.
Vorrei poterli abbracciare tutti, loro e le famiglie.
Ho pensato alle donne maltrattate.
Quante sono in casa, chiuse con i propri aguzzini?
E tutti quelli che hanno delle dipendenze? Come staranno affrontando la reclusione di questi giorni?

Posso leggere un libro, farmi una maschera per il viso.
Magari impedire al mio corpo il completo disfacimento se mi impegno un tantino.

Sono giorni difficili. Per molti lo sono veramente.
Non mi lamenterò.
Sono fortunata.
A fine marzo arriveranno gli stipendi, ma ad Aprile? Persona ha ragione, come sempre.
Bisogna stare attenti. Vigilare.
Dobbiamo restare in casa, ma dobbiamo restare umani e non dobbiamo perderci.

Torneremo ad abbracciarci.

E fu sera e fu mattina sesto giorno.



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