mercoledì 25 marzo 2020

Sedicesimo giorno: Piccolo Mondo Antico - Antonio Fogazzaro

"L'immortalità dell'anima è una invenzione dell'egoismo umano
che in fin dei conti vuol far servire Iddio al comodo proprio.
Noi vogliamo un premio per il bene che facciamo agli altri
e una pena per il male che gli altri fanno a noi.
Rassegnamoci invece a morire anche noi del tutto come ogni essere vivente
e facciamo sin che siamo vivi la giustizia per noi e per gli altri,
senza speranza di premi futuri,
solo perché Iddio vuole da noi questo
come vuole che ogni stella faccia lume e che ogni pianta faccia ombra."

Se sei italiano non puoi non conoscere: Piccolo Mondo Antico, gioiellino della nostra letteratura, opera di Antonio Fogazzaro.
L'ho letto che andavo ancora a scuola.
Estate 1995: l'estate dei sedici anni e di tante amicizie. Una di quelle estati vere, spensierate, all'insegna di chiacchiere con le amiche, partite di calcetto miste, sole e tanto, tantissimo mare.

Di se stesso Fogazzaro scrisse:"Ero poco vivace, molto riflessivo, avido di libri. Avevo un carattere sensibile, ma chiuso.".
Antonio ti offenderesti se usassi queste parole per descrivere me stessa?
Fu anche molto timido e agli occhi degli altri appariva freddo e riservato. Io mi riconosco in questa descrizione.
L'autore è nel suo modo di scrivere: descrizioni precise e ricche di aggettivi, dialoghi in dialetto per sottolineare la distanza dal mondo austriaco.
Quando c'è il cuore in un romanzo lo si sente pulsare. E secondo me, sfogliando queste pagine si percepisce un sentimento rivoluzionario e anticipatore del Risorgimento. Qualcuno lo ha definito "un piccolo Manzoni". (Mah! Piccolo...perché mai?)

I paesaggi descritti erano cari all'autore, in quanto vi trascorse gran parte della sua vita. 
Siamo in Valsolda, provincia di Como, località situata sulle sponde del lago di Lugano. 
Periodo storico: seconda metà dell'Ottocento, sullo sfondo si delineano e riconoscono gli eventi della lotta dei patrioti del Lombardo-Veneto contro il dominio austriaco.

C'è tutto in questa storia: patriottismo, rivalità familiari, lotte sociali e ovviamente, l'amore.
Non mi stupisco che ne abbiano tratto uno sceneggiato; anzi: è stato il primo romanzo della letteratura italiana dal quale si sia derivata una trasposizione cinematografica.

Un piccolo mondo racchiuso in meno di quattrocento pagine.

Oggi è anche il Dantedì, cioè la giornata dedicata a Dante.
Al Sommo Poeta avrei dedicato un mese, ma non si può avere tutto dalla vita.
Oggi nel 1300 iniziava il suo viaggio ultraterreno.
In altre parole oggi iniziava quel: 

"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita"


che rende tutti, ne sono sicura, tutti noi italiani tanto orgogliosi delle nostre radici.

Come se ciò non bastasse, per un saluto senza pretese, mi ha scritto Persona.
E io muoio.
E siccome sto sotto un miliardo di treni per lui, mi scarico tutto l'amore dantesco in questo post:

“Non può comprendere la passione chi non l'ha provata.”

Non giudicatemi male se non riesco a reagire di fronte a questo sentimento che mi sta solo rodendo la mente, e facendo ammalare l'anima.

“Amor che nella mente mi ragiona cominciò egli a dir si dolcemente che la dolcezza ancor dentro mi suona.”

Vorrei solo che lo sapesse. 
Sì, a questo punto vorrei che capisse quanto sia importante per me.
Ma mi mancano il coraggio e le parole per farlo.

“Ben poco ama colui che ancora può esprimere, a parole, quanto ami.”

Non ho più nemmeno la forza di fantasticare.
In passato ero riuscita a costruire un mio piccolissimo e infantile mondo, in cui antichi sentimenti fiorivano rigogliosi e, per una volta, erano ricambiati.
Ma questa quarantena si sta portando via tutto; sogni, speranze e voglia di andare avanti.
Ho colto mia madre in un momento di debolezza; era in lacrime, convinta di morire, perché lei è una di quelle persone fragili che bisogna proteggere dal Covid-19. 

Signore, prenditi me piuttosto. Lasciala in pace. Infondile serenità, lei che ha così fede e fiducia in te.

E fu sera e fu mattina...XVI giorno.

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