martedì 27 ottobre 2020

Nero Wolfe - Rex Stout

Ci sono due tipi di statistiche:
quelle che leggi e quelle che fai.

Oggi voglio ricordare Rex Stout.
A me il nome da solo non avrebbe detto niente, al contrario il personaggio da lui creato è uno di quelli che non si dimentica. Infatti Rex Stout, scrittore americano di gialli, è noto per essere il padre del detective di New York, Nero Wolfe.Lo  conosciamo attraverso le parole del suo assistente e tuttofare Archie Goodwin.
Nasce il 17 aprile nel 1893, ed è chiaro che i personaggi più strani nascano ad aprile.
Pigro, di corporatura robusta, pignolo.
Come il nostrano Montalbano, anche Wolfe è buongustaio e non parla di lavoro a tavola.
Suscettibile e iroso quanto basta è, peggio per lui, fortemente misogino.
Segno distintivo: coltiva rare orchidee nel giardino di casa.
La casa è un elegante palazzo in arenaria rosso-bruna, situato al numero 918 della 35ª strada ovest di New York. Se ci avviciniamo alle finestre, possiamo scorgerlo mentre, seduto in poltrona, medita su quale sarà il prossimo caso da seguire.

Sono stanca. Le giornate diventano difficili. Scorrono lentamente e qualunque cosa faccia mi sembra inutile e vuoto. Con la testa sono sempre da un'altra parte. Però le mie conversazioni immaginarie sono diminuite.

Poesia e simbolismo sono sempre stati inseparabili. Come i pirati e il rum.
(Murakami)

Una piccola anticipazione della mia attuale lettura per descrivere il mio sentire attuale.
A volte ho paura di ciò che provo.
Preferisco rimanere incagliata nella mia rassegnazione che alzare la testa.
Immaginare è bellissimo.
Sono felice nel mio sogno, non è perfetto ma sono amata.
Al risveglio il vuoto divora ogni cosa e la tristezza che rimane è più crudele del solito.
Un passo avanti e quattro indietro.

 

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