martedì 13 ottobre 2020

Ranocchio salva Tokyo - Haruki Murakami

Capirsi a vicenda è la prima cosa.
Lo so, alcuni sostengono che la reciproca comprensione non sia
che la somma dei fraintendimenti delle due parti,
e io stesso devo dire che trovo questo punto di vista molto interessante [...]


Continua la mia lettura di racconti brevi firmati Murakami. Queste edizioni illustrate sono strepitose. Durante il racconto Ranocchio "ridendo si diede dei gran colpi sulle ginocchia con le sue zampe palmate" e, non so come dire, ma la scena la immagini esattamente come è stata designata.
Allora ti chiedi: ma l'ho già vista da qualche parte? L'ho già sognata? Qualcuno ha visto il mio sogno e lo ha tramutato in arte?
Credo sia un talento di pochi.
Mi sto divertendo davvero molto.
Sono due anni che aspetto di incontrare il signor Ranocchio, da quando cioè, ho letto Tutti gli uomini di Dio danzano. Devo dire che l'attesa non è stata delusa. Lettura piacevolissima. Breve e pregna di significato. Siamo così esposti, così abituati a pubblicare ogni secondo di noi stessi, che a volte ci dimentichiamo di quanto possa essere importante compiere un'azione buona senza che vi siano testimoni. Ecco, forse non è tanto sbagliato il mio agire silenzioso. 
Tornando al libro: Ranocchio è bellissimo. Niente a che vedere col principe della fiaba.
Ranocchio, il nostro, è un personaggio singolare.
Mi è entrato nel cuore. Poche pagine, poche frasi e ne sono già innamorata.
Grazie Amico Ranocchio per essere finalmente, entrato nella mia vita. E non ne uscirai più. Lo credo: non sei un parto dell'immaginazione. Agisci davvero, e le tue azioni producono dei risultati concreti. Esisti, e sei vivo.
Un giorno mi piacerebbe poter parlare con te di romanzi; sicuramente mi aiuteresti a comprendere Le notti bianche. A scendere nel cuore della scrittura di Conrad: il vero terrore è quello che gli uomini provano per la loro immaginazione.
Mentre discorrendo di Anna Karenina diventeremmo inseparabili: ho amato anch'io quel romanzo. Sai sono una persona banale, una qualunque qualsiasi. Non è che per strada mi noteresti. E se ci parlassimo un minuto non ti rimarrebbe in mente nulla di me. Non sono come te. Però non ti abbandonerò mai.

Non sempre le cose che ci appaiono sono quelle vere.
Il mio nemico è anche quello che è dentro di me.
Dentro di me c'è anche un anti-me.
La mia mente adesso è molto confusa.
Si avvicina una locomotiva.

Un racconto sui generis, inclassificabile, di una poesia e delicatezza incommensurabili.






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