giovedì 10 dicembre 2020

Harry Potter e l'Ordine della Fenice - J. K. Rowling

Le cose che perdiamo trovano sempre il modo di tornare da noi.
Anche se non sempre come ce l'aspettiamo.


È giovedì: capitolo V.
Facciamo la conoscenza dell'insegnante più odiosa della storia della letteratura, ma che dico? della storia degli insegnanti: Dolores Umbridge. 
Entriamo nel suo studio:
Le superfici piane erano state ricoperte da tovaglie e pizzi.
C'erano parecchi vasi pieni di fiori secchi, ciascuno posato sul suo centrino, e su una delle pareti era appesa una collezione di piatti ornamentali, raffiguranti gattini in technicolor, ma ognuno con un fiocco diverso al collo.
Credo sia la cosa più raccapricciante che abbia mai letto. Ho avuto incubi per giorni e se c'è una cosa che proprio non sopporto sono i gattini carini e miagolanti. Gattoni neri e randagi, quelli sì che fanno per me. La scrittura della Rowling a questo punto è matura. Abbiamo a che fare con un meritato fenomeno di fama mondiale. Solitamente snobbo ciò che piace ai più, mi è successo anche con Murakami. Ma ci sono delle cose che oggettivamente meritano il plauso di tutto il mondo (come ad esempio i romanzi di Murakami).
Sono passati diciassette anni dalla pubblicazione di questo libro. Ventidue anni dall'uscita italiana del primo volume. Oltre metà della mia vita l'ho trascorsa con in testa e nel cuore questo mondo. Se siamo un po' ciò che leggiamo, io sono un portale per universi paralleli.
Ma tornando a questo volume, finalmente si inizia a dare il giusto spazio ad un personaggio bellissimo e articolato qual è quello del professore Severus Piton.
A lui il compito di insegnare ad Harry Potter l'Occlumanzia, l'arte che permette di nascondere tutto ciò che si trova nella propria mente alle intrusioni esterne. Non ci sono incantesimi o formule magiche per creare uno scudo in difesa della propria mente, bisogna concentrarsi. 
Sarà una prova molto dura per Harry. Contemporaneamente inizieremo a capire quanto fossero antipatici il padre e il padrino di Harry; e quanto dolce fosse la sua mamma Lilly. 
Ma soprattutto iniziamo a capire una cosa veramente importante: nessuno nasce buono o cattivo. Siamo eternamente in lotta sui due fronti. E spesso sono le esperienze vissute a forgiarci.
L'equilibrio è sempre instabile.
Basta una piccola spinta e puoi trovarti ad infoltire le schiere del Male o a lottare, fianco a fianco, con il Bene.

Questo è un capitolo molto importante.
Iniziamo a versare lacrime copiose e pesanti.
Le perdite saranno molte.
L'Amore diventerà dichiaratamente il protagonista di questa bellissima storia.
Finalmente scopriremo la natura della profezia tanto agognata da Voldemort.
Harry dovrà uccidere Voldemort, altrimenti avverrà il contrario: "nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive".

Per i prossimi giovedì non ci sono per nessuno.
p.s. Sarei un ottimo insegnante di Pozioni. 



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