domenica 27 dicembre 2020

Il Meraviglioso Mago di Oz - Lyman Frank Baum

 Non esiste al mondo posto migliore della propria casa.


"Smeraldi qua, smeraldi là, ma che felicità..."
Se penso alla Città di Smeraldo nella mia testa risuona la sigla di un vecchio cartone animato. E scavando ancora un po' tra i ricordi della mia confusa testolina, spuntano scene spaventose che si originano dal film del 1985 Nel fantastico mondo di Oz. Dorothy è tornata nel regno di Oz e ciò che trova è un regno in rovina, i suoi amici dispersi, la Città di Smeraldo è grigia e triste.
Non potrò mai dimenticare la lugubre galleria di teste della principessa Mombi e la disperazione di Dorothy nell'enorme sala piena di soprammobili, mentre tenta di trovare e ritrasformare lo Spaventapasseri toccando i diversi soprammobili e gridando "Oz!". Aveva a disposizione solo tre tentativi! Povera Dorothy! Quanto ha rischiato per amore dei suoi amici. Dolcissima bambina.
Per fortuna il romanzo che ho letto oggi, l'originale, è decisamente diverso e meno spaventoso.
Baum lo scrive per i bambini del suo tempo, un po' indifferenti ai racconti di una volta, legati alle leggende e al folklore del passato. Lo scrive nell'introduzione datata aprile 1900. Chissà cosa avrebbe da dire dei bambini di oggi.
Quella che ho appena riletto è stata definita "una geniale fiaba dei tempi moderni". E avevo proprio bisogno di riscoprirla in questa domenica fredda e piovosa. Mi sono accoccolata sul divano, protetta dalla copertina magica che il bel cofanetto Gribaudo propone con il libro, e mi sono lasciata andare a questa vecchia ma sempre eterna avventura.
Non mi stancherò mai di dirlo, le illustrazioni sono il valore aggiunto di questa edizione. E la sovracopertina diventa un simpatico gioco dell'oca tra le terre del meraviglioso Regno di Oz.
Bisogna riconoscere che anche in questo caso l'Editore ha fatto un lavoro straordinario, affiancando al testo integrale di Baum le illustrazioni originali di William Wallace Denslow. Caricaturista e illustratore, il suo nome e le sue opere sono indissolubilmente legate al racconto di Baum. 

Alla fine, dunque, mi sono accaparrata la mia copia del Mago di Oz.
Quella che avevo risaliva alla Prima Media e non la trovo più. (Ma che fine fanno tutti gli oggetti smarriti? Davvero sono sul lato oscuro della Luna? Mi sa di no. Perché abbiamo ficcanasato anche lì. Un giorno mi ci devo soffermare attentamente su questo pensiero, che ogni tanto bussa alla mia testa.)
Cosa dicevo? (Devo smetterla con tutte queste parentesi.)
Ah sì, Prima Media...
Ritrovare il sentiero dei mattoni gialli dopo tutti questi anni è stato bellissimo.
Una specie di ritorno tra vecchi amici.
Ancora una volta non sono riuscita a decidermi se dare ragione allo Spaventapasseri o al Boscaiolo di Latta.
Cervello o Cuore? Chi conta di più? 

Hai torto nel volere un cuore. Rende infelice la maggior parte delle persone. Se lo sapessi, ti convinceresti di essere fortunato a non averlo.

Quando ero innamorato, ero l’uomo più felice del mondo, ma nessuno può amare se non ha un cuore.

Chi dei due ha ragione? Amare è la cosa più bella del mondo. Ma se hai un cervello ami qualcosa di indolore.
Lasciamo perdere.
Alcuni posti non li ricordavo, come ad esempio la Città di Porcellana. 
E non è una rimembranza che fa bene alla mia psiche. Visto che sono un'animista che parla con gli oggetti, non butta via niente e cerca di riparare qualsiasi cosa anche la più insulsa.
Povera me.

In questi giorni di Natale ho viaggiato molto e abbracciato tanti amici.
Dalla Contea alla Citta di Smeraldo, passando per Hogwarts e passeggiando nelle strade di Dublino, sono in cammino da tantissime pagine.
Tutto è iniziato con Ulisse.
Concludere con la piccola Dorothy e Toto è il modo più dolce.
Tutto sommato le mie giornate in zona rossa sono scivolate liete.
Non mi posso lamentare. Inizio anche ad abituarmi al dolore.
A volte le cose devono seguire un certo percorso perché dobbiamo incontrare degli amici, aiutarli e aiutarci.
Se Dorothy avesse saputo come usare le scarpette d'argento, se Bilbo non avesse avuto pietà di Gollum, se Piton non si fosse sacrificato per amore quante cose sarebbero andate diversamente.

Il mio mondo è proprio un mondo immaturo. Nemmeno il mio nipotino ci vorrebbe entrare.
Solo Piccolo Principe. Anche Cugina mi capisce. Sa che sono strana ma non mi vorrebbe diversa da come sono. Ecco perché mi sento fortunata in questo momento della mia vita.

Baum scrive:

Queste storie non sono vere; non potrebbero essere vere e insieme così meravigliose. Non ci si aspetta che qualcuno vi creda; sono state scritte per suscitare il riso e per rallegrare i cuori.
Forse qualcuno di quelle grandi persone adulte ci prenderà in giro, prenderà in giro voi perché le leggete e me per averle scritte.
Non fa niente.
Molti dei grandi sono ancora bambini, proprio come voi e me. Non possiamo misurare un bambino con il metro della dimensione e della età. I grandi che sono bambini sono nostri amici; gli altri non dobbiamo proprio prenderli in considerazione perché si sono autoesiliati dal nostro mondo.

Anche Baum lo sa. Dice quelle cose come in un codice segreto. Lo vedo strizzare l'occhio mentre lo fa. 

Ecco perché non mi posso aprire a nessuno: per me queste storie sono vere. Tutte.
Il viaggio della Compagnia dell'Anello mi ha insegnato il valore dell'amicizia, di quanto sia difficile ma doveroso affrontare il male. Di quanto sia importante che ognuno faccia la propria parte, per quanto possa sembrare piccola agli occhi esterni.
Che non si può vivere sempre spezzati a metà; che certe ferite non guariscono. Ma possiamo affrontare il cambiamento.
Con Harry ho compreso il significato profondo che si nasconde dietro la Morte. Diretta discendente della vita. Va affrontata con serenità, con il cuore colmo di amore. Non si deve permettere alle avversità di dominare, di mutare il nostro animo.
Dorothy, la piccola Dorothy, mi ha fatto capire che la vita, per quanto grigia e monotona possa sembrare, ha in sé sempre qualcosa di speciale se ci sono delle persone che ci amano. E se un ciclone si abbatte su di noi e ci sconvolge l'esistenza, dobbiamo solo ricordarci di cercare il sentiero dei mattoni gialli e troveremo amici sempre pronti a sostenerci e aiutarci. Ci saranno anche dei nemici, degli ostacoli da affrontare, ma il ritorno a casa sarà comunque lieto.

La verità è che io le scarpette argentate non le ho perse e ogni tanto...le uso ancora.

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