sabato 12 dicembre 2020

Pericoloso e tenero il volto dell'amore - Jacques Prévert

 La sola cosa che so
è che mi ha ferita
ferita al cuore
ferita per la vita


Quando la stanchezza ti assale ci sono poche cose che si possano fare. A volte è impossibile anche dormire.
Oggi avrei dovuto scrivere di Flaubert, l'iniziatore del naturalismo francese. Cioè di quella forma di letteratura che usa il metodo scientifico per descrivere la realtà dal punto di vista psicologico e sociale. Siamo nella prima metà dell'Ottocento, si sviluppa il positivismo, si torna a dare fiducia alla scienza, al progresso tecnologico; una specie di rilettura dell'illuminismo.
Invece scelgo sì di rimanere in Francia, ma di lasciarmi cullare da un altro scrittore, che per certi versi sembrerebbe quasi agli antipodi del suo connazionale: Jacques Prévert. Poeta del secolo delle Guerre Mondiali, scrive in un periodo in cui prende vita e spazio il surrealismo, corrente artistica che mette al centro della sua opera una realtà da considerarsi superiore, perché fatta di irrazionale e di materia onirica, che mira a riportare a galla gli aspetti più profondi dell'animo umano.
La poesia di Prévert è una poesia che nasce e appartiene alla vita; è scritta per non essere dimenticata, ma in realtà sono parole che vanno pronunciate ad alta voce, sgorgano dal cuore come un flusso di parole parlate. Il suo soggetto principale, il soggetto principale della poesia e quindi della vita, è l'AMORE. A volte sofferto, a volte perso, a volte dolce, l'Amore è l'unico che può salvare il mondo.
Parla come in una fiaba per bambini, Prévert, ma tratta temi sociali profondi. Abbraccia gli ultimi. Si scaglia contro i guerrafondai, i razzisti e gli ottusi: adulti che non sono mai stati bambini. Un uomo eclettico e ironico, scrittore di dialoghi per film, sceneggiatore. Credo che non si sia mai annoiato nella sua vita. Ma inevitabilmente il suo nome è associato alla poesia dell'amore. 
Ho riempito tante pagine di diari scolastici con i suoi versi.
Oggi ne apprezzo la profondità e ammiro la capacità di arrivare a chiunque.
La Poesia la immagino sempre un capolavoro per pochi.
Ringrazio Prévert per aver innalzato un animo ultimo e infido come il mio, ad un livello di sensibilità superiore.

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