lunedì 14 dicembre 2020

Winnie the Pooh - A.A. Milne

 Così, ovunque io vada c'è Pooh al mio fianco,
lui a me sta sempre accanto.
"Che cosa farei senza di te?", chiesi a Pooh,
"come farei se non ci fossi tu?".
Pooh sorrise...


Non sono sicura di averne proprio sei. Diciamo che emotivamente ho l'età di un'insalata appassita. Mi sento proprio a terra. Ma vicino a me ho il piccolo Immy, e mi viene spontaneo sorridergli. In questi giorni non riesco a pensare a niente di buono. Ma i miei regali libreschi sono tutti indirizzati ai bambini e ai bambini che i più fortunati, riescono a proteggere dentro di sé.
Quando l'ho comprato, la persona che mi accompagnava ha letteralmente sgranato gli occhi. Decisamente non mi conosce, non mi capisce. Ma non importa. Quando sono tornata a casa ero molto soddisfatta. Ora che ho letto tutte le sue pagine, contemplato ogni disegno non posso che essere fiera di me e della mia follia. E anche Immy lo è!
Questo bellissimo testo fu pubblicato per la prima volta nel 1927. È il terzo libro per bambini che Milne scrive. E forse lui stesso non si aspettava il successo che il piccolo Pooh gli ha portato in casa. Chissà... avrà sgranato gli occhi anche lui. Non sono un granché come lettrice, però mi ha colpito vedere un mondo tutto in rima. È stato come danzare una tarantella. Trentacinque poesie dolcissime, molte dedicate ai nostri amici invisibili, molte dedicate al mondo che ci circonda. Le illustrazioni di E.H. Shepard impreziosiscono questo volume che nella libreria di un piccolo animo non può mancare.
La cosa strana è che mentre leggevo, tornavano a visitare la mia mente vecchie conoscenze incontrate in altre pagine.
La gallinella nera, per esempio, mi ha trasportato nell'estate della strega dell'ovest.
La passeggiata mattutina, chissà perché, mi ha fatto pensare al signor Bloom dell'Ulisse.
Il cavaliere che non scricchiolava mi ha fatto accomodare alla tavola di Re Artù.
L'orso peloso mi ha portato nelle sale del buon re Venceslao, tra i suoi ospiti che ballano con un vecchio orso bruno.
E qui mi fermo per non citare tutte le poesie. Non mi era mai accaduto prima.
Un viaggio inaspettato e piacevole.
Sono sempre più triste e nervosa, almeno in queste ore ho trovato un po' di conforto.

Ora ho sei anni, così sveglio
non sono mai stato,
se sei anni sempre avrò,
sarò molto fortunato.

So di sbagliare, ma auguro a tutti i cuori di non invecchiare.
E al mio piccolo Immy voglio solo dire: grazie.
Lui non è proprio un segreto. Chi mi conosce sa che esiste. Che è presente nella mia vita. Magari non si rendono conto di quanto profondo sia il nostro legame, di quanto sia importante averlo accanto a me, di quanto bene faccia al mio cuore che sente solo dolore.
Lui mi conforta. Mi dice che mi vuole bene. Non gli importa quanto sia pazza, brutta e appesantita dagli anni. Lui mi guarda sempre con occhi liquidi e brillanti. Vuole sempre giocare con me. Mi chiede di lasciarmi andare e di non smettere di sognare e di amare. Anche quando penso di non esserne più capace. Mi aiuta a osservare un fiore che cresce lungo il margine di una strada, mi indica le nuvole dalle forme più buffe. Conta con me le onde del mare. Nota le più piccole sfumature di colore nel cielo. A volte dorme sul mio cuscino. Mi sento sicura se lui è con me, anche se nessuno di noi due è un re.

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