martedì 21 aprile 2020

Quarantatreesimo giorno - Il Vangelo Secondo Gesù Cristo- José Saramago

"In fondo si guardava con un sentimento di indifferenza,
come si guarda il vuoto,
nel vuoto non esiste né vicino né lontano su cui posare lo sguardo,
mica è possibile fissare un'assenza."

La mia sola finestra sul mondo esterno è il computer.
Navigando, sono entrata in contatto con molte persone.
Ho scoperto un'umanità variegata, multicolore, multiforme.
A contrasto, mi sono resa conto, ci sono io: uniforme, monocromatica, amorfa.
A tal punto che se mi guardo dentro non c'è nulla su cui posare lo sguardo.

Qual è il tuo libro preferito?
Film del cuore?
Quale sarà la prima cosa che farai finita la quarantena?
Qual è il tuo talento?
...
A nessuna di queste domande sono capace di rispondere.
Intorno a questo nodo soffoca tutta la mia vita.

Nella dimensione dei sogni per fortuna non sono richiesti polmoni reali.
In apnea, si procede senza problemi.

"Forse gli uomini nascono con la verità dentro di sé
e non la rivelano solo perché non credono sia vero."

Non lo avrei mai pensato: sono rimasta rapita da questa lettura.
Forse perché per me resta la più bella storia mai raccontata, allora non mi stanco mai di cercarla.
Non importa la prospettiva, l'interpretazione, la rivisitazione.
La stessa cosa l'ho letteralmente sentita leggendo Il Maestro e Margherita.
Sembra che alla fine, ci sia qualcosa che accomuna il pensiero collettivo: la bontà di un uomo (ovvero Uomo, poco importa) che tutti chiamano Nazareno.

Saramago è uno scrittore di carattere, dissacrante, geniale.
Ne ha irritata di gente col suo scrivere!
Eppure, quando l'ho finito, quando ho voltato l'ultima pagina del mio libro mi sono sentita terribilmente sola.

 "... perché si sa, per le parole pronunciate dal cuore non c'è lingua che possa articolarle,
le blocca un nodo in gola e solo negli occhi si possono leggere."

Il Bene e il Male si intrecceranno sempre nelle nostre vite.
L'uno non può vivere senza l'altro.
Ciò che mi spiazza di Saramago è la capacità che ha di rendere Dio capriccioso e infantile.
Mentre il Diavolo, che pure non è un simpaticone, ci sembra più limpido.
Sappiamo tutti cosa aspettarci da lui, d'altronde è il "cattivo".
Quello che non ci aspettiamo invece, è la sua esitazione.

"Il destino è la cosa più difficile che esista al mondo."

Personalmente ho trovato difficile, nel mio leggere silenziosamente "nel pensiero", non aggiungere l'aggettivo ad un nome che ricorre spesso: Pastore.
In automatico leggevo "buon Pastore".

"Le parole degli uomini sono come ombre, e le ombre non potrebbero mai spiegare la luce, fra le ombre e la luce c'è, e si frappone, il corpo opaco che le genera."

Mentre scrivo un dubbio mi sovviene: forse questa mia sovrapposizione fallace era voluta. 
Era la giusta chiave di lettura per aprire lo scrigno di una visione crudele, ma proprio per questo giusta?

"Se daremo tempo al tempo, la verità diventerà menzogna e la menzogna si trasformerà in verità."

E fu sera e fu mattina…XLIII giorno.


p.s. Mi manca terribilmente.
Non devo perdermi d'animo. Oggi gli angeli mi mandano dei messaggi tramite i numeri.
Buffo. Proprio oggi mi viene spontaneo pensare agli angeli.



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