"Le verità ovvie sono i figli inutili
del senno di poi."
(La Spada di Shannara)
Mai come oggi latitano idee e ispirazione.
Una delle persone che mi sopporta, anche se non ci legano rapporti di parentela, domani partirà per un'esperienza all'estero. Tornerà presto, tutto sommato. Ma mi sento triste come se non dovessi vederla più. Perché quando accade che qualcuno si trasferisce in un'altra città sono inevitabili due considerazioni:
- la prima è che ti rendi conto di quanto fosse confortante saperlo in quel palazzo, frequentare quelle vie, andare in quel bar anche se non vi vedevate ogni giorno;
- la seconda, più personale, ti rendi conto di quanto la tua vita ristagni e che avresti anche tu bisogno di una specie di fuga o di un cambiamento.
Così mentre cercavo di allontanare queste considerazioni, alla ricerca di un incipit da sviluppare, ho scoperto che due scrittori molto molto diversi, condividono il giorno del compleanno.
Uno è il poliedrico Leonarda Sciascia, il secondo è l'avvocato americano Terry Brooks.
Del primo ho amato "Il giorno della Civetta", che ho prestato e non mi è stato più restituito.
Del secondo adoro "Il ciclo di Landover", che mi prestarono e restituii (così si fa solitamente).
Quindi la mia scelta oggi è di carattere pratico.
Potevo fotografare solo il Ciclo di Shannara, ma mi piace Landover, e siccome mi sento triste e nostalgica come Ben Holiday, parlerò anche di lui.
Che grande confusione!
Benvenuto nella mia testa.
Se sei ancora lì ma non ti piace il Fantasy dammi solo una possibilità.
Perché il C. di Landover potrebbe piacere anche a te. Ti avviso: sono sei libri.
Ma l'idea sviluppata da Brooks è davvero particolare.
Infatti la storia ha origine in quel di Chicago ed il protagonista è un razionalissimo avvocato che a seguito della morte della propria moglie, sta vivendo un periodo molto infelice.
Un giorno si imbatte in un catalogo natalizio dei grandi magazzini Rosen's, luogo amato dalla moglie Anne alla quale era indirizzato il catalogo.
Legge: Regno Magico in Vendita.
Così per la modesta cifra di un milione di dollari, versata ad un inusuale signor Meeks, diventa il possessore legale del regno di Landover.
Il magico regno di Landover e L'unicorno nero sono i capitoli che ho preferito di tutta la saga.
Quanto sarebbe bello viaggiare tra mondi diversi?
Mondi nei quali si vive in pace, lo straniero è ben accetto e la condivisone è una cosa normale.
Ci sarebbero tante cose nuove da imparare, terre da osservare, genti da conoscere.
Sarebbe veramente un sogno.
(Ma che dico: è un sogno.)
Il Ciclo di Shannara invece è un fiume ispirato di fantasy e sentimenti.
La storia si sviluppa in un mondo che ha conosciuto la devastazione delle Grandi Guerre.
Nella seconda metà del XXI secolo la popolazione mondiale viene decimata a seguito di combinati attacchi batteriologici, chimici e nucleari.
Il mondo è privo di risorse energetiche, altamente inquinato e la popolazione sopravvissuta ha subito importanti mutazioni genetiche.
(Forse qualcosa ti è familiare.)
Le razze ora presenti sono quella degli uomini, dei nani, degli gnomi e dei troll.
Torneranno gli Elfi, popolo più antico di tutti.
E tutti insieme lavoreranno per proteggere una rinata terra dalle minacce del male.
Personalmente non ho letto tutti i libri della saga, che sono trentaquattro.
Terry Brooks è stato l'ultimo autore Fantasy della mia vita.
Ho provato a leggere di qualcun altro ma la mia vena si era esaurita.
Mi sembravano tutti uguali, e ripetitivi.
Così ho iniziato nell'unico modo che conosco, nuove avventure aprendo libri di genere diverso.
Mercoledì è finito. La prima settimana dell'anno nuovo è alle spalle.
Avevo iniziato con molto più entusiasmo, ma immagino sia solo un calo psicofisico.
"Non so se desidero veramente conoscere la verità.
Non sono sicuro di poterla capire."
Nel frattempo devo scegliere cosa leggere e non ho ispirazione.
La vita è così cinica a volte, che non riesco a concentrarmi.
Panta rei...
del senno di poi."
(La Spada di Shannara)
Mai come oggi latitano idee e ispirazione.
Una delle persone che mi sopporta, anche se non ci legano rapporti di parentela, domani partirà per un'esperienza all'estero. Tornerà presto, tutto sommato. Ma mi sento triste come se non dovessi vederla più. Perché quando accade che qualcuno si trasferisce in un'altra città sono inevitabili due considerazioni:
- la prima è che ti rendi conto di quanto fosse confortante saperlo in quel palazzo, frequentare quelle vie, andare in quel bar anche se non vi vedevate ogni giorno;
- la seconda, più personale, ti rendi conto di quanto la tua vita ristagni e che avresti anche tu bisogno di una specie di fuga o di un cambiamento.
Così mentre cercavo di allontanare queste considerazioni, alla ricerca di un incipit da sviluppare, ho scoperto che due scrittori molto molto diversi, condividono il giorno del compleanno.
Uno è il poliedrico Leonarda Sciascia, il secondo è l'avvocato americano Terry Brooks.
Del primo ho amato "Il giorno della Civetta", che ho prestato e non mi è stato più restituito.
Del secondo adoro "Il ciclo di Landover", che mi prestarono e restituii (così si fa solitamente).
Quindi la mia scelta oggi è di carattere pratico.
Potevo fotografare solo il Ciclo di Shannara, ma mi piace Landover, e siccome mi sento triste e nostalgica come Ben Holiday, parlerò anche di lui.
Che grande confusione!
Benvenuto nella mia testa.
Se sei ancora lì ma non ti piace il Fantasy dammi solo una possibilità.
Perché il C. di Landover potrebbe piacere anche a te. Ti avviso: sono sei libri.
Ma l'idea sviluppata da Brooks è davvero particolare.
Infatti la storia ha origine in quel di Chicago ed il protagonista è un razionalissimo avvocato che a seguito della morte della propria moglie, sta vivendo un periodo molto infelice.
Un giorno si imbatte in un catalogo natalizio dei grandi magazzini Rosen's, luogo amato dalla moglie Anne alla quale era indirizzato il catalogo.
Legge: Regno Magico in Vendita.
Così per la modesta cifra di un milione di dollari, versata ad un inusuale signor Meeks, diventa il possessore legale del regno di Landover.
Il magico regno di Landover e L'unicorno nero sono i capitoli che ho preferito di tutta la saga.
Quanto sarebbe bello viaggiare tra mondi diversi?
Mondi nei quali si vive in pace, lo straniero è ben accetto e la condivisone è una cosa normale.
Ci sarebbero tante cose nuove da imparare, terre da osservare, genti da conoscere.
Sarebbe veramente un sogno.
(Ma che dico: è un sogno.)
Il Ciclo di Shannara invece è un fiume ispirato di fantasy e sentimenti.
La storia si sviluppa in un mondo che ha conosciuto la devastazione delle Grandi Guerre.
Nella seconda metà del XXI secolo la popolazione mondiale viene decimata a seguito di combinati attacchi batteriologici, chimici e nucleari.
Il mondo è privo di risorse energetiche, altamente inquinato e la popolazione sopravvissuta ha subito importanti mutazioni genetiche.
(Forse qualcosa ti è familiare.)
Le razze ora presenti sono quella degli uomini, dei nani, degli gnomi e dei troll.
Torneranno gli Elfi, popolo più antico di tutti.
E tutti insieme lavoreranno per proteggere una rinata terra dalle minacce del male.
Personalmente non ho letto tutti i libri della saga, che sono trentaquattro.
Terry Brooks è stato l'ultimo autore Fantasy della mia vita.
Ho provato a leggere di qualcun altro ma la mia vena si era esaurita.
Mi sembravano tutti uguali, e ripetitivi.
Così ho iniziato nell'unico modo che conosco, nuove avventure aprendo libri di genere diverso.
Mercoledì è finito. La prima settimana dell'anno nuovo è alle spalle.
Avevo iniziato con molto più entusiasmo, ma immagino sia solo un calo psicofisico.
"Non so se desidero veramente conoscere la verità.
Non sono sicuro di poterla capire."
La vita è così cinica a volte, che non riesco a concentrarmi.
Panta rei...
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