lunedì 20 gennaio 2020

Una Storia Semplice - Leonardo Sciascia

"Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire,
ma il morire è l'ultima speranza."

Gli ero debitrice di un post.
Immagino il suo disappunto quando nel giorno del suo compleanno gli ho preferito Terry Brooks.
Convieni anche tu che una simile frattura andava in qualche modo saldata.

Oggi è il Blue Monday; in altre parole sono pseudoscientificamente autorizzata a fare pena, più del solito.
Infatti è oggi il lunedì più lunedì dell'anno in cui "i soldi sono già finiti", per chi ne ha avuti, Natale ci sembra un vago ricordo, i propositi sono tutti dall'analista perché si ritengono dei falliti e siamo, in generale, tutti tristi e demotivati, o motivati ad essere tristi.
Posso concludere dicendo che il Blue Monday per me non è un giorno di gennaio, ma è uno stile di vita.
Una soddisfazione: ho letto uno dei libri della mia lista. È una boccata d'ossigeno.

Una storia semplice, non è solo il titolo ma è la descrizione di un romanzo dalla trama complessa che si sviluppa in poche pagine, e che durante la sua lettura ti fa pensare, ricordare, infuriare!
I temi  affrontati sono importantissimi: droga, criminalità e mafia, manipolazione delle informazioni, tendenza a semplificare i casi pur di "chiuderli" in fretta.
Un racconto semplice ispirato ad un fatto di cronaca di quegli anni: il furto di un quadro del Caravaggio (sacrilegio!).
Chissà quante volte accade ciò che Sciascia racconta alla sua maniera schietta ed elegante, qual è la semplicità.
Immagino Procure e commissariati oberati di lavoro che in molti casi cercano di imboccare la via più semplice pur di finire l'affare; pur di far risultare positive le statistiche; pur di ridurre al minimo la lista dei casi irrisolti.
Anche la cronaca quotidiana è piena di queste situazioni; omicidi trasformati in suicidi, occultamenti divenuti allontanamenti volontari, perché tanto non ci sono uomini per indagare, agenti per vigilare sul territorio, e basta un buon avvocato per trasformare chiunque in una vittima delle circostanze.
Quanti "non volevo" sono stati pronunciati dopo aver inferto una cinquantina di coltellate?

Nel romanzo di Sciascia ci monta una collera solidale con il protagonista.
Egli è solo: nello scoprire la verità, nel momento della propria difesa e nel momento della risoluzione finale.
È un uomo semplice ma attento, che venera e ambisce alla cultura; la laurea in Legge la suprema ambizione della sua vita;  che col poco a disposizione farà tanto. Ma cozzerà con quella che è la realtà: le apparenze prima di tutto.
Il trionfo delle maschere.
Non è un caso se aleggia di qua e di là, il nome di Pirandello.
L'unico conforto? L'apparizione dell'anziano professore Carmelo Franzò.

"Gli ho creduto per tutta la vita: perché proprio l'altro ieri avrei cominciato a non credergli?"

"L'italiano non è l'italiano: è il ragionare - disse il professore. - Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto."

E qui si riassume tutto il genio degli scrittori siciliani e di chi ha studiato e studiato bene.

Che questo Blue Monday passi in fretta.

Livello batteria...

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