"Nella maggior parte degli uomini,
le ragioni del bene e del male dividono e insieme compongono
la duplice natura dell'uomo."
Il 14 gennaio del 1898 moriva il matematico, fotografo e pure scrittore Lewis Carroll, autore del fortunato romanzo Le Avventure di Alice nel paese delle Meraviglie.
Tempo addietro mi sono raccontata attraverso le pagine di questo libro.
Oggi devo inventarmi qualcos'altro.
In realtà non sono molto ispirata; sono ancora giù per la perdita di Penny, ma ho deciso di non parlarne e nascondere il mio dolore.
Inoltre ho avuto una giornata nera e inconcludente.
L'unica cosa positiva è che finalmente ho un nuovo documento tra le mani.
Niente più foglietti. Il Ministro degli Interni può confermarlo!
Spero sia un nuovo inizio.
Lo so, mi illudo con poco.
"Ambedue le mie nature erano spontanee."
Mio caro Dottore, si ritenga fortunato. Le sue nature sono solo due.
Personalmente, con tutti i miei sbalzi d'umore, ho delle uscite e degli eccessi che mi avrebbero reso degna di lode agli occhi del Signor Hyde.
Ed è proprio di questo libro che voglio parlare oggi. (Siano benedette le idee che vengono scrivendo!)
Lo strano caso è una di quelle storie che capisci solo se le hai vissute.
Per meglio dire: è uno di quei libri che puoi apprezzare solo se letto, veramente, non attraverso il racconto di un film.
Non mi aspettavo fosse così bello. Questo è indice di superficialità da parte mia, mea culpa, considerato che l'espressione "Dr. Jekyll e mister Hyde" è entrata a far parte del gergo comune per denotare una persona con un comportamento inaspettato o con una personalità controversa.
"Mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l'uomo non è in verità uno ma duplice."
Ogni volta che pensiamo di aver capito qualcuno, di poter dire "Tizio è così", dovremmo ricordarci di questa verità. In ognuno di noi esistono e coesistono parti di bene e di male, per semplificare.
"È un uomo dall'aspetto strano, eppure non riesco a trovare in lui nulla di anomalo."
Siamo lontani dagli orchi di Tolkien. Qui il male esiste, ha un viso, un corpo ma non riusciamo a capire perché ci disturbi. Perché non ci piaccia. Siamo a disagio, ma non ci spieghiamo il motivo.
Si definisce romanzo gotico e bisogna riconoscere che l'autore evoca brillantemente le atmosfere nebbiose della Londra vittoriana di fine Ottocento.
Una Londra che sul far della sera, si svuota dei suoi abitanti e diventa cupa e opprimente.
Ma questo accade non solo tra le vie ma anche nel cuore del lettore.
L'aria si fa rarefatta quando c'è Hyde e non si può non provare pena per il povero Jekyll, novello Icaro, che ha tentato di volare troppo in alto per lo sconfinato cielo della mente umana.
"Ho imparato che l'uomo deve sopportare per sempre il peso e il destino della sua vita: quando tentiamo di disfarcene, essi ci ritornano addosso con nuova e più terribile violenza."
Su questo sono un'esperta.
Non credo che la vita sia nostra padrona e che le cose accadano senza il nostro intervento.
Ma ci sono delle cose ineluttabili.
E noi possiamo solo accettarle.
le ragioni del bene e del male dividono e insieme compongono
la duplice natura dell'uomo."
Il 14 gennaio del 1898 moriva il matematico, fotografo e pure scrittore Lewis Carroll, autore del fortunato romanzo Le Avventure di Alice nel paese delle Meraviglie.
Tempo addietro mi sono raccontata attraverso le pagine di questo libro.
Oggi devo inventarmi qualcos'altro.
In realtà non sono molto ispirata; sono ancora giù per la perdita di Penny, ma ho deciso di non parlarne e nascondere il mio dolore.
Inoltre ho avuto una giornata nera e inconcludente.
L'unica cosa positiva è che finalmente ho un nuovo documento tra le mani.
Niente più foglietti. Il Ministro degli Interni può confermarlo!
Spero sia un nuovo inizio.
Lo so, mi illudo con poco.
"Ambedue le mie nature erano spontanee."
Mio caro Dottore, si ritenga fortunato. Le sue nature sono solo due.
Personalmente, con tutti i miei sbalzi d'umore, ho delle uscite e degli eccessi che mi avrebbero reso degna di lode agli occhi del Signor Hyde.
Ed è proprio di questo libro che voglio parlare oggi. (Siano benedette le idee che vengono scrivendo!)
Lo strano caso è una di quelle storie che capisci solo se le hai vissute.
Per meglio dire: è uno di quei libri che puoi apprezzare solo se letto, veramente, non attraverso il racconto di un film.
Non mi aspettavo fosse così bello. Questo è indice di superficialità da parte mia, mea culpa, considerato che l'espressione "Dr. Jekyll e mister Hyde" è entrata a far parte del gergo comune per denotare una persona con un comportamento inaspettato o con una personalità controversa.
"Mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l'uomo non è in verità uno ma duplice."
Ogni volta che pensiamo di aver capito qualcuno, di poter dire "Tizio è così", dovremmo ricordarci di questa verità. In ognuno di noi esistono e coesistono parti di bene e di male, per semplificare.
"È un uomo dall'aspetto strano, eppure non riesco a trovare in lui nulla di anomalo."
Siamo lontani dagli orchi di Tolkien. Qui il male esiste, ha un viso, un corpo ma non riusciamo a capire perché ci disturbi. Perché non ci piaccia. Siamo a disagio, ma non ci spieghiamo il motivo.
Si definisce romanzo gotico e bisogna riconoscere che l'autore evoca brillantemente le atmosfere nebbiose della Londra vittoriana di fine Ottocento.
Una Londra che sul far della sera, si svuota dei suoi abitanti e diventa cupa e opprimente.
Ma questo accade non solo tra le vie ma anche nel cuore del lettore.
L'aria si fa rarefatta quando c'è Hyde e non si può non provare pena per il povero Jekyll, novello Icaro, che ha tentato di volare troppo in alto per lo sconfinato cielo della mente umana.
"Ho imparato che l'uomo deve sopportare per sempre il peso e il destino della sua vita: quando tentiamo di disfarcene, essi ci ritornano addosso con nuova e più terribile violenza."
Su questo sono un'esperta.
Non credo che la vita sia nostra padrona e che le cose accadano senza il nostro intervento.
Ma ci sono delle cose ineluttabili.
E noi possiamo solo accettarle.
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